Nel corso dell’odierno question-time il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha sgomberato il campo, una volta per tutte, sulle falsità e sulle insinuazioni che qualcuno ha voluto mettere in campo sul futuro della centrale di Cerano.
Il rappresentante del Governo, infatti, ha confermato che aveva ragione l’on. D’Attis quando ha creato le condizioni perché Brindisi potesse utilizzare al meglio uno spostamento del phase-out della centrale di Cerano, utilizzando tale differimento della data di chiusura della centrale per una “fermata a freddo” che, allo stesso tempo, mette in sicurezza il paese e consente a Brindisi di mantenere l’occupazione che ruota intorno alle manutenzioni che, evidentemente, resteranno inalterate.
Il Ministro ha anche confermato che si sta procedendo celermente nell’esame delle 46 idee progettuali per altrettanti investimenti da realizzare a Brindisi in settori innovativi e con grandi ritorni occupazionali.
Brindisi, insomma, ha intrapreso la strada giusta per uno sviluppo armonico e lontano da fonti fossili potenzialmente inquinanti.
“Il PD e le altre forze di sinistra, pertanto – sostiene il capogruppo Nicola Di Donna – se ne facciano una ragione perché Brindisi è definitivamente uscita dal torpore in cui tanti anni di governo nazionale e cittadino l’avevano fatta piombare, proprio grazie ad un Partito Democratico incapace di puntare su uno sviluppo alternativo ed efficace per Brindisi”.
Il gruppo di Forza Italia del Comune di Brindisi
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