Si erano prefissati di acquisire la licenza e l’immobile di un negozio di fiori dell’area cimiteriale di Brindisi. E per farlo hanno compiuto rapine e messo in atto estorsioni.
Per cinque persone sono scattate le manette alle prime luci dell’alba di oggi in un’operazione congiunta condotta dal personale della D.i.g.o.s. della Questura di Brindisi e dai Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Brindisi.
Le ordinanze di misura coercitiva sono state emesse dal G.i.p. di lecce, su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Lecce.
Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al compimento di rapina ed estorsione, aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.
L’Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze investigative prodotte dal pool interforze costituito da Polizia di Stato e Carabinieri, ha emesso il provvedimento custodiale a carico degli odierni indagati:
1) Donato Borromeo, 41 anni, (già sottoposto alla misura della detenzione domiciliare in esecuzione di un’Ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Lecce);
2) Giovanni Borromeo, 45 anni;
3) Serena Lorenzo, 27 anni;
4) Francesco Palma, 36 anni, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per altra causa);
5) Luca Ferrari, 38 anni,
La vittima è Stefania Bissante una donna di 30 anni, titolare della licenza dell’immobile di proprietà comunale ed ex moglie di uno degli arrestati.
L’intenzione del gruppo era quello di costringere la donna a cedere senza alcun corrispettivo a Donato Borromeo, noto esponente della criminalità brindisina e vicino alla “Sacra Corona Unita”) il contratto di concessione dell’immobile e la licenza relativa all’attività commerciale di vendita di fiori sita nei pressi del cimitero.
Per farlo i cinque hanno messo in atto diverse condotte violente, minacce ed intimidazioni a carico della donna e dei propri congiunti, in particolare dei genitori e dell’ex compagno.
L’ultima intimidazione subita dalla vittima è quella del 2 Novembre scorso quando un incendio interesso il locale adibito alla rivendita di fiori. In quel caso alcune persone aprirono la saracinesca ed appiccarono il fuoco.
Sul posto intervennero i vigili del fuoco che dichiararono l’origine dolosa delle fiamme.
Il 26 Maggio scorso, invece, il compagno della Bissante era stato vittima di un pestaggio operato da Donato Borromeo che aveva causato lesioni al volto giudicate guaribili in 10 giorni.
Gli uomini arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati presso le case circondariali di Brindisi mentre per Serena Lorenzo si sono aperte le porte del carcere di Lecce
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