Giovedì 12 ottobre alle 17.30, presso la Sala conferenze di Palazzo Nervegna, in via Duomo 20, il Presidio cittadino di Libera Contro le Mafie, l’associazione antimafia di don Luigi Ciotti, presenta il libro La mafia siamo noi (Add editore) di Sandro De Riccardis, giornalista de la Repubblica
. L’autore ne parlerà con il procuratore capo della Repubblica di Brindisi, Antonio De Donno, e il responsabile regionale di Libera, Mario Dabbicco.
La #mafia siamo noi è un viaggio da nord a sud negli equivoci della lotta alla mafia, attraverso le occasioni perse dallo Stato e dalla società civile. Ma è anche il racconto delle storie di chi lotta in prima persona nel luogo in cui vive, partendo dai problemi di cui nessuno si occupa, dalle ingiustizie che altri fanno finta di non vedere. Pagando, a volte, con la vita. “La mafia è l’incapacità della società di reagire, l’indifferenza in cui si lascia che le cose accadano. Siamo noi quando non vediamo o facciamo finta di non vedere. Noi che non ci chiediamo: ‘Io che cosa posso fare?'”, scrive De Riccardis.
La mafia “siamo noi davanti alla tv, spettatori inermi davanti a fiction cariche di retorica. Siamo noi, inconsapevoli strumenti di riciclaggio quando pranziamo nei ristoranti, balliamo nei locali, facciamo shopping nei negozi acquistati dai colletti bianchi dei clan. Siamo noi che non capiamo che il crimine non è una categoria astratta. È l’imprenditore che accetta il denaro sporco e lo rimette nell’economia sana. È il funzionario comunale che chiude un occhio e firma atti che non dovrebbe firmare. È lo studente che acquista pochi grammi di marijuana per una serata con gli amici. È la signora che chiama il potente del quartiere per riavere l’auto appena rubata. È il prete che non guarda fuori dalla chiesa”.
Il Presidio di Libera Brindisi si è costituto lo scorso 27 settembre.
Ne fanno parte, oltre ad alcuni privati cittadini, Agesci, Anpi Brindisi, Arci Brindisi, Auser Brindisi, Associazione Quartiere Paradiso, Cgil Brindisi, Community HUB – Brindisi, le cooperative AMANI Cooperativa Sociale a r.l., Eridano Cooperativa Sociale Onlus e Solerin Coop Soc, Progetto Policoro Brindisi-Ostuni, Unione Degli Studenti Brindisi, Ust Cisl Taranto Brindisi.
Vedere intorno a queste iniziative, il banchetto vendita libri, di chi prima di fare moneta con l’antimafia lo ha fatto con la mafia, qualche domanda la fa sorgere.
Specialmente a chi bazzicava Mesagne alla fine degli anni ’90 quando nella stessa via dove oggi c’è una libreria, le cronache giudiziarie ci hanno parlato di come avveniva la vendita e lo scambio di armi.
Il problema lo sapete qual’è? che l’Agesci di Mesagne ERA ed è interna a queste cose, visto che non HA FATTO e FA selezione alla porta di certi personaggi ingombranti.
Ma insomma?!! ma possibile che ogni volta che esce il nome di Mesagne esce questo epitaffio della mafia? non se ne può più!
Infatti siete sempre voi, la stessa via… lo stesso
numero se è per questo… MA SOPRATTUTTO la stessa comitiva
e la stessa associazione compiacente… magari cambia un attimo
sede per non dare troppo negli occhi… e non dimentichiamo, le stesse cortigiane al seguito… visto che non siete invisibili a quante ne avete combinate.
@ Maria G: certo che potevi riconfezionarla meglio questa, a te impegnata nel sociale… 🙂
Fatevi dire da questa cominitiva… e cortigiane pronte al attacco, che si definiscono impegnate del sociale, quando gli scout di Mesagne facevano lo scherzo al ultimo arrivato, del borsone di armi da fare ritrovare in una determinata via…
Successivamente sempre leggendo i giornali, abbiamo scoperto che non era solo uno scherzo…..