C’è un repertorio che, più di altri, sa restituire il senso del tempo natalizio attraverso la misura e l’ascolto. È da questa consapevolezza che prende forma “I Concerti per la Notte di Natale”, con “La Confraternita de’ Musici”, orchestra barocca diretta da Cosimo Prontera, in programma sabato 27 dicembre alle ore 19 al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. Accanto all’ensemble, i solisti Raffaele Tiseo (viola d’amore) e Paolo Faldi (oboe), protagonisti di un dialogo costante con l’orchestra. Presenta la serata il giornalista Antonio Celeste. I biglietti, al posto unico di 3 euro, sono disponibili presso la biglietteria del Teatro. Info T. 0831 562554 e 347 0604118. Al termine del concerto, degustazione di vini delle cantine “Vignuolo” e “Otri del Salento”, con la partecipazione del Cav. Antonio Giaimis e della dott.ssa Daniela Curti, degustatrice ufficiale AIS, seguita dall’assaggio dei panettoni “Il Pastorello” della Pasticceria Emalu.
Iniziativa cofinanziata da Coesione Italia 21-27 Puglia, Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia e Pugliapromozione. Linea di Intervento 03.02 “Turismo e ospitalità” – “Riposizionamento competitivo e promozione delle destinazioni turistiche”.
Il concerto è inserito nel cartellone “Brindisi a Natale 2025”, organizzato dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi con il sostegno del Comune di Brindisi, e offre al pubblico un percorso che attraversa il Seicento e il primo Settecento europeo, nel cuore della tradizione barocca legata al Natale e al suo immaginario musicale. Il concerto interpreta il tempo dell’attesa e della preparazione: come scrive Rainer Maria Rilke, «il futuro entra in noi molto prima che accada», e anche l’ascolto diventa una forma di apertura.
Il concerto si apre con la Sinfonia dall’oratorio “Santa Genoviefa” di Leonardo Leo, ispirata alla leggenda medievale di Genoveffa di Brabante, ingiustamente accusata e riabilitata dopo anni di esilio. In tre movimenti – Allegro, Andante, Presto – il brano evoca la tensione e il riscatto della protagonista. È una pagina che apre il concerto con un forte senso narrativo restituendo al pubblico l’intreccio di sofferenza e rivelazione.
Segue il Concerto in la minore per flauto a becco e archi di Domenico Sarro, articolato in quattro movimenti, in cui il dialogo tra solista e orchestra alterna momenti di intimità lirica a passaggi di maggiore brillantezza. Una pagina che restituisce la misura e l’eleganza di un autore oggi sempre più riscoperto, capace di una comunicatività immediata pur nella raffinatezza della scrittura.
Perno simbolico del concerto è il celebre Concerto grosso op. VI n. 8 “fatto per la Notte di Natale” di Arcangelo Corelli, autentico archetipo della tradizione natalizia strumentale. La successione dei movimenti conduce naturalmente alla Pastorale conclusiva, pagina di sospensione e raccoglimento che da secoli accompagna l’ascolto del Natale, fissandone un modello espressivo destinato a influenzare intere generazioni di compositori.
Il percorso prosegue con il Concerto per oboe e violino in do minore BWV 1060R di Johann Sebastian Bach, pagina che nasce da una composizione del “quinto evangelista” oggi perduta ma ricostruita a partire da una versione successiva. L’intreccio tra le due parti solistiche crea un dialogo continuo, sostenuto da una scrittura chiara e rigorosa. Segue il Concerto per viola d’amore in re maggiore RV 392 di Antonio Vivaldi, un’affascinante composizione che spicca per l’uso della viola d’amore, strumento ricco di corde che creano un suono etereo e risonante, tipico dello stile virtuoso e contrastante del “Prete Rosso”. A completare il programma, due pagine della tradizione francese introducono elementi di teatralità e colore: la “Marche pour la cérémonie des Turcs” di Jean-Baptiste Lully, composto per la commedia-balletto di Molière, “Le Bourgeois gentilhomme” (“Il borghese gentiluomo”) del 1670, e “Les Sauvages” di Jean-Philippe Rameau, parte dell’opéra-ballet “Les Indes Galantes”, nata dalla visione di ambasciatori nativi americani i quali si esibirono in una danza tradizionale davanti al Re Luigi XV lasciando un segno nell’immaginario del musicista.
ORCHESTRA BAROCCA “LA CONFRATERNITA DE’ MUSICI”
Cosimo Prontera, direzione al cembalo
Raffaele Tiseo, violino principale e viola d’amore
Lorenzo Marquez, Lola Ottoni, violini primi
Federico Valerio, Cristiano Brunella, Chiara Di Giorgio, violini secondi
Pasquale Lepore, viola
Fabio De Leonardis, Cristiano Rodilosso, violoncello
Angelo Verbena, contrabbasso
Simone Colavecchi, tiorba e chitarra barocca
Paolo Faldi, oboe e flauto a becco
Camillo Fasulo, percussioni
Ufficio Stampa & Comunicazione
Fondazione Nuovo Teatro Verdi – Brindisi
