Il Consiglio Comunale di Erchie ha approvato, nell’ultima seduta dell’1° agosto scorso, il Regolamento per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari. Si tratta di uno strumento che finalmente diventerà punto di riferimento certo per l’erogazione di aiuti economici a persone, enti pubblici e aziende private. Il Comune di Erchie si dota così dopo anni di criteri oggettivi e modalità privi di discrezionalità adeguandosi alla Legge n. 241 del 1990.
“Niente più discrezionalità da parte dei politici di turno su questioni così delicate – ha dichiarato il Sindaco Pasquale Nicolì -, ma certezza nelle scelte grazie ad un regolamento con indicatori oggettivi. Stiamo lavorando per garantire a tutti le stesse opportunità, lo facciamo con trasparenza, onestà e guardando alle persone in difficoltà economica”.
Il Regolamento è conforme all’art. 12 della Legge n. 241/1990 che stabilisce: «la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone, enti pubblici e privati» richiede pertanto una misura preventiva di “trasparenza” con la determinazione ex ante dei criteri e delle modalità a cui attenersi per l’erogazione, indicando nel provvedimento il rispetto della citata misura e le norme regolamentari di riferimento, sempre proiettate al perseguimento dell’interesse pubblico. Con l’approvazione di questo regolamento, il Comune di Erchie definisce chiaramente il “minimo vitale” che trova il suo fondamento nel diritto inviolabile alla dignità umana. Si tratta di un diritto economico a “quei mezzi che appaiono indispensabili alle fondamentali esigenze dell’uomo” e della sua famiglia.
“Vogliamo evidenziare – sottolinea l‘assessore ai servizi Sociali, Pamela Melechì – che le erogazioni di contributi esigono regole predeterminate a garanzia sia di una loro proiezione verso un’utilità pubblica, sia di uno scopo utile alla Comunità e non ad un interesse del singolo privato privo di un riferimento generale, visto che il perseguimento del bene comune non può essere la sommatoria degli interessi privati. Le regole svolgono un ruolo determinante nel processo decisionale in mancanza delle quali può insinuarsi l’arbitrio, venendo meno la funzionalità del fine pubblico”. La delibera è stata votata a maggioranza, con i voti contrari dell’opposizione e l’astensione del Presidente del Consiglio comunale.
COMUNICATO STAMPA
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