E’ di ieri la notizia che il Comune di Brindisi ha presentato un esposto in Procura e messo in mora la ditta Nubile paventando inadempienze contrattuali nella gestione dell’impianto di selezione, biostabilizzazione e produzione di rifiuti Cdr e Css sito nella zona industriale di Brindisi.
La denuncia arriverebbe dopo un controllo che avrebbe evidenziato una condotta “fraudolenta” nel trattamento e nello smaltimento dei rifiuti speciali.
Oggi la ditta Nubile ha risposto al Comune con una nota stampa ed un allegato firmate dal titolare Luca Screti e dall’Avv. Francesco Baldassarre, rendendo noto di aver ricevuto la contestazione delle inadempienze contestate e di aver già puntualmente risposto.
In ogni caso – fanno sapere dalla ditta – è massima la disponibilità a dimostrare documentalmente la correttezza del proprio comportamento, fermorestando l’impegno ad “accertare responsabilità giuridiche a carico di chi ha interesse a sollevare polveroni mediatici per creare artatamente confusione“.
Queste le precisazioni della società:
la Ditta con nota del 16 giugno 2014, che si allega, ha puntualmente replicato alle presunte inadempienze contestate dal Comune, evidenziando, tra l’altro, che la parziale utilizzazione dell’area dell’impianto è dovuta ai ritardi nella caratterizzazione del sito che non compete al concessionario, e che di tutte le problematiche e le difficoltà tecniche nella messa a regime dell’impianto dovute alla obsolescenza e vetustà dei macchinari installati oltre 12 anni addietro, il Comune è stato sempre tempestivamente notiziato con note racc. a.r. del 07/01/2014, del 26/02/2014, del 28/02/2014, del 07/04/2014 e del 08/04/14. Il concessionario per il tramite del suo legale, afferma, altresì che nella gestione dell’impianto non vi è stato alcun risparmio, ed anzi vi è stata una notevole lievitazione dei costi sia nell’impiego del personale, poiché dalle 27 unità previste nel progetto tecnico si è passati alle attuali 46 unità impiegate in quattro turni per far funzionare l’impianto obsoleto, sia nei costi energetici e di investimento, poiché, tra l’altro, è stato necessario noleggiare e successivamente acquistare due trituratori che hanno permesso di far defluire il percorso del rifiuto che era ostruito con il posizionamento dell’aprisacchi. Questa sensibile lievitazione dei costi di gestione e di investimento è stata puntualmente rappresentata al Comune di Brindisi con note del 31/03/2014 e del 30/04/2014, ed ovviamente sarà fatta valere nelle sedi giudiziarie competenti. Il ritardo nello smaltimento
delle eco balle è dovuto a circostanze che esulano completamente dalla responsabilità del gestore, basti pensare che la domanda della Nubile di autorizzazione alle operazioni di carico e scarico nel porto ex.art.16 Legge n.84/1994 è datata 18/Giugno/2013.
Alla luce di queste circostanze e del notevole impegno economico e tecnico profuso dalla Nubile per ottemperare alle prescrizioni dell’AIA regionale, risulta francamente poco comprensibile la posizione del Comune di Brindisi che ha imposto al concessionario l’avvio dell’impianto con ordinanza sindacale n.35 del 06/11/2013, sebbene conoscesse queste problematiche tecniche ed ha proposto una denuncia all’Autorità giudiziaria nonostante sia in corso in questi giorni una verifica tecnica da parte di una Commissione di esperti nominati dalla stessa Amm.ne in contraddittorio con l’impresa, senza doverosamente attendere l’esito di questa verifica.
La Ditta Nubile, preso atto delle iniziative giudiziarie del Comune, sarà ben lieta di porre a disposizione dei magistrati inquirenti tutta la documentazione per dimostrare la assoluta linearità della sua condotta e per accertare responsabilità giuridiche a carico di chi ha interesse a sollevare polveroni mediatici per creare artatamente confusione.
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