July 25, 2025

Di seguito il testo dell’interrogazione parlamentare depositata dall’On. Claudio Stefanazzi in merito alla vertenza Basell con riferimento allo stabilimento di Brindisi.

 

Al Ministro delle Imprese e del Made in Italy. Per sapere – premesso che:

il 22 luglio 2025, su iniziativa delle Segreterie nazionali del comparto chimico, si è tenuto un incontro con il Management di Basell Italia, con la partecipazione delle rappresentanze sindacali territoriali e della RSU dello stabilimento di Brindisi, al fine di fare il punto sul futuro del sito;

nel corso della riunione, l’azienda ha confermato di non aver assunto alcuna decisione definitiva in merito al sito di Brindisi, ma ha ribadito che tale impianto non è rientrato nella recente operazione di vendita dei quattro siti europei (Berre in Francia, Munchsmunster in Germania, Carrington nel Regno Unito e Tarragona in Spagna), ritenuti di maggiore interesse per gli acquirenti;
il mancato interesse per Brindisi sarebbe legato alla chiusura del Cracking, che ha reso lo stabilimento non più integrato all’interno di un ciclo produttivo completo;

allo stato attuale, lo stabilimento di Brindisi può funzionare soltanto attraverso l’approvvigionamento via nave del monomero necessario, da reperire sui mercati esteri del Mediterraneo, con evidenti incertezze sui prezzi, sulla qualità e sulla continuità delle forniture;

tali fattori di instabilità incidono negativamente sulla redditività dell’impianto, rendendo difficile una programmazione industriale sostenibile e mettendo a rischio la stessa continuità delle produzioni e dei livelli occupazionali diretti e dell’indotto;

nel corso dell’incontro, FILCTEM ha chiesto ai vertici aziendali ì un impegno concreto per la diversificazione delle produzioni e per garantire un periodo minimo di continuità produttiva di almeno due anni, così da consentire una valutazione realistica sulla sostenibilità del sito;

FILCTEM ha inoltre sollecitato il Governo e la Regione Puglia affinché impianti strategici come il Cracking di Versalis e il PP2 di Basell siano candidati, alla luce delle più recenti strategie europee, a essere riconosciuti come “siti critici europei”, con accesso a fondi per l’ammodernamento e strumenti per attrarre investitori internazionali;

nel frattempo, gli impianti di Brindisi – attualmente fermi per manutenzione – dovrebbero riprendere le attività produttive, ma l’azienda ha mantenuto un atteggiamento di riserva in merito alle prospettive di medio-lungo termine. –:

 

se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti;

se ritenga, anche alla luce della rilevanza strategica del settore della chimica di base e degli orientamenti dell’Unione Europea, di sostenere il riconoscimento del sito di Brindisi come “sito critico europeo”;

se intenda promuovere l’attivazione immediata di un tavolo di confronto con Basell Italia, le organizzazioni sindacali, la Regione Puglia e gli enti locali, per definire una strategia industriale e occupazionale volta a garantire la continuità produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro presso il sito di Brindisi.

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