May 1, 2025

L’artista brindisina Nancy Motta sarà premiata tra le eccellenze per la sezione Fotografia del Festival Napoli Cultural Classic.

 

La manifestazione, giunta alla XVIII edizione, si svolgerà sabato 26 maggio 2018 presso il sito Archeologico di Villa Augustea a Somma Vesuviana.

 

Il Festival Napoli Cultural Classic  si prefigge di diffondere l’arte e la cultura e, nello specifico, promuovere le opere artistiche che si sono contraddistinte durante l’anno nel campo del cinema, teatro, televisione, musica, danza, arti visive e figurative, scrittura e ricerca scientifica, giuridica e tecnologica.

 

L’evento, che vedrà la partecipazione di numerosi rappresentanti di diverse arti e discipline, gode del Patrocinio del Comune Somma Vesuviana e del Consiglio Ordine degli avvocati di Nola e sarà presentato dagli attori Gigliola De Feo e Andrea Fiorillo con il giornalista Antonio Russo e il valletto Gennaro Cassini.

 

Si tratta dell’ennesimo riconoscimento per Nancy Motta, di recente rientrata dopo un reportage in Messico e, attualmente, impegnata in un progetto proprio in Campania.
E’ l’ulteriore attestazione della qualità della fotografa pugliese, apprezzata soprattutto per la sensibilità con cui affronta tematiche delicate quali le disuguaglianze nel mondo del lavoro e le differenze sociali e culturali.

 

 

Nancy Motta vive attualmente a Brindisi, dopo un lungo soggiorno a Bologna e una esperienza da fotoreporter in Europa e nel mondo e con le redazioni dei quotidiani e settimanali quali “La Repubblica” “L’Unità”, “Panorama”, “Famiglia Cristiana” e “L’Espresso”.

Un impegno che continua oggi, come sempre, per testimoniare e a raccontare, con discrezione e autentica partecipazione, le storie degli uomini e delle donne coinvolti nei cambiamenti e nelle crisi drammatiche del nostro tempo. Nancy incomincia nel 1992 i suoi reportage esteri dall’area dei Balcani: Albania, ex Jugoslavia Montenegro, Macedonia e Kosovo, dove ritorna più volte sino al 1999. Nel 1994 è in Iraq, dove realizza un lavoro su l’embargo e la diversità religiosa e torna nel 2003 per raccontare la caduta del regime di Saddam Hussein.

Seguono reportage in Siria per documentare la vita dell’etnia Curda nelle comunità clandestine, in Israele, Cisgiordania e Gaza con diversi viaggi dal 1999 al 2005. Nel 2003 è in Ciapas per un lavoro sulle comunità indigene, in Armenia nel 2004, in Togo nel 2005 e in diversi paesi e città europee. In questi anni si dedica inoltre ai temi del lavoro, dell’immigrazione e dei movimenti giovanili, ed è la fotografa del sindacato metalmeccanico, della Camera del Lavoro e dell’ARCI Gay dell’Emilia Romagna dal 1994.al 2000. Dal 2008 la sua attività si è concentrata nel cogliere quel misto di innovazione e di inerzia che contraddistingue la società pugliese: sono nati così i reportage su Brindisi in occasione della visita di papa Benedetto XVI, per le ferrovie del Sud-Est nella fase di ammodernamento
realizza un lavoro commissionato da Eni sul petrolchimico di Brindisi e un lavoro che racconta i riti religiosi e laici per la Madonna del Carmine nella citta la città di Mesagne . Da queste esperienze sono nati libri fotografici, che Nancy ha curato con la passione per il dettaglio la professionalità e la coerenza che da sempre sono la caratteristica del suo lavoro. Nel 2016 è stata selezionata per partecipare alla Sesta Biennale Internazionale di Fotografia di Jinan, dove ha ricevuto un riconoscimento di eccellenza. In marzo di questo anno torna in Chiapas invitata a documentare il primo incontro internazionale delle donne organizzato dalle Zapatiste del Caracol di Morelia

Recentemente Nancy ha avviato progetti didattici di fotografia con gli studenti della scuola superiore,

Giovanna Bozzi

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