E’ stato anticipato ieri il nuovo piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia.
L’ufficialità giungerà nella prossima settimana ma il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (che è anche assessore alla Salute) e Giovanni Gorgoni, direttore del Dipartimento promozione salute, hanno spiegato le linee di indirizzo durante l’audizione nella commissione del Consiglio regionale.
Questi i dati più rilevanti:
Gli ospedali pubblici passeranno dagli odierni 36 + 4 (i due policlinici di Bari e Foggia e i due Irccs) ai futuri 27 + 4.
I tagli agli ospedali riguardano tutte le province tranne quella di Lecce: Foggia e Taranto ne perderanno uno, Bat e Bari due mentre la provincia di Brindisi dovrà fare a meno addirittura di tre nosocomi.
Nel brindisino la chiusura riguarda San Pietro Vernotico, Mesagne e Fasano. Le tre strutture perderanno la classificazione di ospedali e si trasformeranno in Pta, ossia presidi per l’assistenza territoriale.
In attesa di conoscere le reazioni di Romano, Vizzino e Amati, i tre consiglieri regionali di maggioranza che provengono proprio dai tre paesi toccati dalla chiusura, si segnala la dura presa di posizione delle opposizioni:
Il M5S definisce il piano di riordino come un “capolavoro di presunzione, di autarchia e di non condivisione”. “Emiliano, sta finendo di distruggere la sanità pugliese” con “pressapochismo, paura di far sapere e fretta perché la conseguenza per la mancata approvazione del piano entro il 29 febbraio è il commissariamento della Sanità”. “Abbiamo appreso che saranno chiusi 9 ospedali ma non ci è stato comunicato né quali né secondo quali criteri si siano prese tali decisioni. L’unico riferimento che ci è stato dato sono dei criteri economici, questo significa che nonostante gli errori del passato, si continuano a fare valutazioni partendo da dati contabili piuttosto che dal fabbisogno assistenziale del territorio rispettando i criteri di universalità ed equità del sistema sanitario”.
“Emiliano chiede un coinvolgimento che in realtà ha fatto di tutto per evitare addirittura tenendo nascosto questo piano o presentandolo in Consiglio solo due giorni prima della scadenza per l’adozione dello stesso.”
Per Luigi Vitali – commissario regionale di Forza Italia – “toccare la serenità di chi soffre e vive in una condizione di estrema fragilità, è un mattone sulla testa di chi dovrebbe agire con responsabilità e sensibilità politica. Non si tratta di fare demagogia sulla sofferenza, ma accendere i fari su errori dalla portata mastodontica, come la chiusura del reparto di Nefrologia dell’ospedale di Francavilla Fontana”. “Sentiamo davvero di lanciare un appello propositivo ad Emiliano, l’unico possibile a chi non vuole condividere le scelte con nessuno: si metta una mano sulla coscienza e tagli gli sprechi clientelari prima dei servizi essenziali ai cittadini. Questa è la politica vera”.
Angela Gatti
Pubblicato il: 20 Feb, 2016 @ 09:17
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