Nonostante le rassicurazioni che le corse sarebbero ripartite il 22 Agosto, è di pochi minuti fa la notizia che la nave Larks resterà ferma fino al 7 Settembre prossimo.
Lo ha comunicato la Egnatia Seaways via mail alle ore 13.40 di oggi. Il fermo – come si può leggere nell’immagine a fianco – è dovuto a non meglio precisati “seri problemi meccanici” che hanno costretto a cancellare tutte le partenze per il resto del periodo estivo.
Null’altro viene detto nella comunicazione. Soprattutto, nulla viene specificato sulle eventuali riprotezioni dei clienti (ossia, sulle alternative di viaggio, magari con altre compagnie).
Null’altro, tranne una frase che suona come una “lavata di mani” da parte della compagnia: “Kindly arrange to inform all your clients accordingly“.
Insomma più o meno come dire agli incolpevoli operatori: “vedetevela da soli con i turisti che abbiamo lasciato a terra”
Pertanto, proprio nel momento in cui sembrava che l’emergenza stesse per finire, il nuovo stop getta nel caos migliaia di turisti, oltre che i tour operator e le agenzie di viaggio.
Un’emergenza che dura dall’8 agosto, da quando cioè lo stop della nave ha determinato la rinuncia alla vacanza per centinaia e centinaia di turisti ed ha chiamato gli operatori turistici a gestire un’emergenza senza precedenti ed a mettere in campo un surplus di risorse per evitare ulteriori disservizi e disagi.
Oltre a dare assistenza ed inviare notizie utili ai passeggeri, Agenzie e Tour Operator hanno tentato in tutti i modi di riproteggere i turisti, compito che spetterebbe in primis all’armatore ed al suo agente. L’impresa di alternative si è manifestata quasi impossibile dal momento che – nel periodo di maggior afflusso turistico – le riprotezioni per le partenze dall’Italia sono risultate estremamente ardue, mentre quelle dalla Grecia sono state approssimative, con i clienti che spesso hanno perso l’uso delle cabine, in quanto le navi che operano in sostituzione sono praticamente sold out.
La Larks, dopo aver fermato i propri collegamenti tra Brindisi e le isole elleniche nel periodo più caldo dell’estate, compromettendo le vacanze di migliaia di turisti, pone, sin da oggi, un serio problema, quello che gli operatori non esitano a definire “una vera e propria apocalisse”.
Infatti, le soppressioni delle partenze determineranno un caos non facilmente gestibile: migliaia di turisti italiani e stranieri saranno bloccati in Grecia, soprattutto in considerazione della circostanza che, storicamente, il fine settimana che sta per arrivare è quello più congestionato dalle partenze per l’Italia e tutte le navi per le eventuali riprotezioni sono già complete.
Un allungamento dei tempi di stop della nave Larks appartenente alla compagnia Egnatia Seaways e commissionata dall’agenzia marittima Euromare, rappresenta un altro duro colpo d’immagine, sociale ed economico intollerabile per il Porto di Brindisi, per i suoi operatori e per l’intera cittadinanza.
In ogni caso adesso bisogna far presto: Autorità portuale e Capitaneria di Porto si dovranno attivare per risolvere l’increscioso problema. Auspicabilmente dovranno intervenire anche Prefettura, Ministero ed altre compagnie (magari anche quella “egemone” nel porto di Brindisi, che nei giorni del caos fece poco quanto niente per risolvere l’emergenza).
Bisogna impegnarsi subito e trovare le giuste sinergie: lo si deve principalmente ai turisti, poi al porto di Brindisi, ai suoi operatori ed alla cittadinanza tutta che non può più assistere a certe pantomime che minano una credibilità già messa a dura prova da anni di scelte errate.
Ore.Pi.
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