June 16, 2025

Spesso passano inosservati, quasi invisibili. Li incontriamo ma non li vediamo. Sovente facciamo finta che non esistano, che non vivano la nostra stessa realtà territoriale.

Sono i tantissimi stranieri che lavorano nelle campagne italiane, sempre più numerosi anche nella nostra provincia.

Svolgono attività lavorative rifiutate dagli italiani, anche da quelli che un lavoro non ce l’hanno o non l’hanno mai avuto. Al termine della lunga giornata di lavoro, dormono in decrepiti casolari delle campagne oppure in fatiscenti tuguri presi in affitto nei quartieri della città. Sono sfruttati e vengono mal pagati da caporali e imprenditori nostrani.

 

Tanti di loro sono protagonisti di storie al limite della schiavitù.

E quando “osano” far valere qualche diritto si trovano minacciati dalla criminalità organizzata.

Tante loro storie sembrano quelle dell’America del 1800, lontane nel tempo e nello spazio.

Invece, si parla di Brindisi, Italia. Anno di grazia: 2014.

 

Una di queste storie agghiaccianti è stata denunciata qualche ora fa su Facebook da Angelo Leo, Sindacalista Cgil.

Ve la proponiamo per intero senza nessun altro commento, convinti che il passo decisivo verso la legalità e la civiltà non spetti esclusivamente alle Istituzioni ed alla Magistratura ma, soprattutto, alla coscienza di ognuno di noi.

 

Oggi ho raccolto una terrificante denuncia di un lavoratore agricolo africano.
L’uomo padre di ben 7 figli vive da 4 anni a Brindisi e lavora presso una azienda agricola familiare.
L’uomo insieme ai suoi compatrioti subisce violenze quotidiane, percepisce un sottosalario e  negli ultimi 4 mesi mesi di duro lavoro ha ricevuto due buste paga con due sole giornate di lavoro.
Fin qui siamo nell’ordinario sfruttamento dei migranti, ma alla denuncia del lavoratore si è passati alle minacce di morte con il ricorso alla SACRA CORONA PUGLIESE.
Minacce di morte per telefono che lo hanno raggiunto anche nel suo ultimo viaggio in Africa per rivedere i figli e la moglie.
Il tono era, non ritornare a Brindisi altrimenti ti ammazziamo.
L’uomo è terrorizzato vuole andare via dalla casa dove risiede ma nessuno lo ospita.
I suoi padroni sanno che noi della FLAI-CGIL di Brindisi abbiamo registrato tutto e metteremo tutto nelle mani dei magistrati !
Angelo Leo

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