May 6, 2025

lavoratori 121214Oltre 2000 tra lavoratori e studenti hanno sfilato in corteo per le vie di Brindisi aderendo agli scioperi convocati in tutta italia contro le politiche del Governo Renzi.

 

LO SCIOPERO CGIL e UIL

A Brindisi è stato organizzato un corteo partito da Piazza Crispi e che passando per la Prefettura, si è concluso sul lungomare Regina Margherita dove presso la scalinata virgiliana si è svolto un comizio alla presenza tra gli altri del segretario generale della Cgil di Brindisi Michela Almiento, del segretario generale della Uil Antonio Licchello e del segretario regionale della Uil Alfonso Gagliano.

Per Cigl e Uil “servono politiche di investimento in tutti i settori produttivi, politiche di inclusione attiva e di equità sociale” e c’è da estendere i “diritti a chi, finora, era stato escluso” mentre “al contrario si stanno cancellando i diritti di chi oggi è tutelato, una sorta di parità al ribasso.

Il jobs act, la riforma del mercato del lavoro, annulla il diritto di essere reintegrato nel proprio posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, lascia carta bianca al Governo, attraverso la delega, di modificare le regole nel mondo del lavoro svuotando di valore la contrattazione. Non fa pulizia sulle 46 tipologie diverse di contratto, e apre, invece, alla possibilità di utilizzare il lavoro accessorio (i buoni-lavoro o voucher)in tutti i settori produttivi, che significa aumentare il lavoro precario. Non reintroduce una norma contro le dimissioni in bianco, né ci sono misure concrete di politiche attive del lavoro per le donne, per i giovani inoccupati e per i tanti disoccupati.

 

10846453_10205366425430725_8462537422085891301_n[1]Nella legge di stabilità non si mettono a disposizione risorse economiche per il contrasto alla povertà, tenuto conto dell’aumento esponenziale del numero dei “nuovi poveri”, le vittime della grave crisi economica, che non chiedono assistenza ma lavoro!

Non si modificano le storture della legge Fornero, non si aumentano le pensioni minime, ma si aumenta la tassazione per i lavoratori rispetto a previdenza complementare e TFR. Si fa cassa sul fondo dei Patronati, e si tagliano miliardi alle Regioni, alle Province e ai Comuni, che significa aumento della tassazione locale e gravi ricadute sui servizi sanitari e sociali. Per le Province, in particolare, nulla è dato sapere su come reperire le risorse economiche per garantire i servizi essenziali di competenza, e su quale sia il futuro dei dipendenti diretti e indiretti, fino ad oggi in carico all’Ente.

 

In tutti i settori pubblici si bloccano i contratti e si continua a svilire il lavoro, invece di valorizzarlo e implementarlo come infrastruttura strategica di uno Stato democratico.

 

Serve creare Lavoro, e servono regole certe e norme severe per contrastare quel sistema di illegalità diffusa e di corruzione che è il vero cancro distruttivo dell’economia sana nel nostro Paese.
A livello locale, le ragioni dello sciopero sono declinate soprattutto sulle incognite legate agli investimenti, alle difficoltà degli appalti – con il rifiuto della logica dei continui ribassi – ed alla sinergia tra sindncati, istituzioni ed associazioni di categoria e datoriali. Ma si Cgil che Uil rimarcano tutti i difetti di una prassi di concertazione e di tavoli istituzionali che hanno prodotto molte parole ma pochi fatti.

LE ISTANZE DEGLI STUDENTI

studenti 121214 (1)   A Brindisi gli studenti che hanno sfilato per le vie della città hanno dato voce unitaria alle oltre 20 mobilitazioni svolte e attive all’interno delle scuole della Provincia.

“Stiamo occupando e autogestendo le scuole, dimostrando che è possibile sperimentare dal basso un modello di scuola includente fondato su
democrazia, partecipazione e cooperazione, totalmente opposto rispetto a quello che ci viene proposto con la Buona Scuola: competitivo,
autoritario ed escludente”. – dicono dall’Unione degli Studenti
Rifiutiamo con forza l’ingresso dei privati nelle scuole e la completa sottomissione delle stesse alle aziende e alle logiche del mercato del
lavoro.
 Rifiutiamo il jobs act, che preclude un futuro precario e privo di diritti e tutele alla nostra generazione.
Non in nostro nome, non in nome delle studentesse e degli studenti, non in nome della generazione precaria.
L’abolizione delle forme di contratto precarie, misure di welfare realmente universali e investimenti nell’istruzione pubblica rimangono
l’unica vera priorità e il Governo la sta colpevolmente eludendo, spacciando Jobs Act e Buona Scuola come provvedimenti utili alla
nostra generazione.
Con la “La Buona Scuola” il Governo affida ai privati il compito di finanziare e indirizzare la scuola pubblica e si punta sulla subordinazione dei percorsi formativi agli interessi dei privati e al ricatto della precarietà. Non possiamo accettare che con la Legge di Stabilità e lo Sblocca Italia si sottraggano risorse alla formazione e alla ricerca, mentre si continuano ad investire milioni in trivellazioni petrolifere, e in grandi opere inutili e dannose per i nostri territori.
studenti 121214 (2)Insieme a una Rappresentanza delle scuole della Provincia e al Presidente della Consulta Provinciale, gli studenti in sciopero sono stati ricevuti dal
Presidente della Provincia Bruno, dalla Dirigente Prete e dall’Ingegnere Rini mentre i restanti studenti si confrontavano con un sit-in in P.zza Santa Teresa.
Dicono i rappresentati dell’Uds: “Abbiamo stretto una importante collaborazione con l’amministrazione, programmando la convocazione di tavoli tecnici per il mese di Gennaio sul tema dell’edilizia scolastica, dei trasporti pubblici, e sul progetto Greencard.
Per quanto riguarda l’edilizia ci verranno comunicati gli interventi programmati ed evidenzieremo tramite singoli documenti da ogni scuola
le emergenze presenti nei diversi plessi, investendo inoltre nelle potenzialità della Consulta Provinciale e delle iniziative che verranno programmate per Gennaio da USP, Provincia e Consulta stessa.
Per il tavolo sui trasporti chiediamo vengano convocati i dirigenti della aziende di trasporto FSE ed STP e ci impegniamo a produrre un
documento di critiche e proposte.
Per quanto riguarda la Greencard, la carta di cittadinanza studentesca Provinciale, abbiamo consegnato un documento di proposte, le quali
sono state accolte dall’ente.
Gli obiettivi sono riformare il sistema di diffusione della carta, arrivando a una diffusione totale nella popolazione studentesca, e aumentare le convenzioni e quindi i servizi offerti. Nel tavolo di Gennaio istituiremo un piano di lavoro per conseguire questi obiettivi.
Abbiamo inoltre posto il problema, che ha provocato non pochi disagi in tutta la Provincia, della mancata erogazione del servizio di riscaldamento all’interno delle scuole della Provincia. Una volta spiegata la situazione, ci è stato comunicato che una soluzione temporanea , prima che si chiudano le procedure dell’appalto biennale, per i prossimi 30 giorni è stata trovata e il servizio dovrebbe essere partito in giornata.
studenti 121214 (4)Parere positivo sull’incontro anche dalla rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale:
Su tutti gli argomenti c’è stata ampia convergenza di posizioni per trovare la più idonea soluzione alle varie problematiche poste in essere dagli studenti.
Il presidente Bruno e il dirigente Rini hanno fatto notare che da oggi sono ripresi a funzionare gran parte degli impianti di riscaldamento degli istituti scolastici provinciali e che entro questo sabato tutte le scuole del territorio di competenza saranno riscaldate. Il ritardo non è da imputare agli uffici tecnici della Provincia, ma alla lunghezza dei tempi della gara specifica a livello nazionale, così come da normativa di settore, e alla stipula delle convenzioni a cui ogni Ente locale deve aderire. La Provincia di Brindisi, proprio per sopperire a questi ritardi, a maggio scorso ha avviato una propria gara, per l’importo di 2 milioni di Euro e per la durata di 2 anni, che concluderemo in queste settimane. “Nelle more – ha detto il presidente Bruno – abbiamo affidato temporaneamente, per 30 giorni, il servizio del riscaldamento attraverso un bando di gara urgente. Il servizio parte da oggi. Ma, proprio per evitare queste situazioni, ed in attesa dell’esito della gara a livello centrale, il prossimo anno la Provincia di Brindisi inizierà la propria programmazione in tal senso molto prima del’estate”.
Sul tema dell’edilizia scolastica, il presidente Bruno ha confermato che la Provincia di Brindisi è molto attenta a queste problematiche, che riguardano vari edifici scolastici, ma soprattutto l’Istituto “Majorana” di Brindisi. “Sono stati sbloccati alcuni finanziamenti – ha detto la dott.ssa Prete – che saranno utilizzati per la manutenzione egli edifici scolastici di competenza. Abbiamo già informato le varie direzioni scolastiche interessate e stiamo avviando un progetto che metta insieme l’associazione costruttori edili, la Scuola Edile e l’Ufficio scolastico provinciale per utilizzare come manodopera particolari soggetti in difficoltà, come LSU o detenuti che rispondano ai requisiti richiesti. Il tutto nell’ambito dell’iniziativa “alternanza scuola-lavoro”.
Nel frattempo, ogni istituto scolastico provinciale farà pervenire agli Uffici della Provincia un documento sullo stato dell’arte e sulle urgenze di ogni singola scuola. Il presidente Bruno si anche impegnato per esporre ogni intervento previsto di edilizia scolastica nell’ambito di un incontro generale sull’Offerta formativa che le scuole organizzeranno nei prossimi mesi nel Chiostro ex Santa Chiara a Brindisi.
Sul trasporto pubblico, poiché quest’anno non si sono registrati i tanti problemi degli anni passati, sia gli studenti intervenuti che la Provincia di Brindisi hanno convenuto di incontrarsi a gennaio, poiché il presidente Bruno ha informato che proprio oggi è stato firmato a Bari il passaggio delle quote della STP all’Ente Provincia, che diventa pertanto socio unico.
studenti 121214 (3)Infine, per la Green Card, la particolare tessera della Provincia di Brindisi che consente agli studenti di godere di particolari agevolazioni su determinati acquisti o per il tempo libero, la rappresentanza studentesca ha chiesto di incrementare il numero dei commercianti aderenti e di favorire una maggior comunicazione e diffusione dell’iniziativa nelle varie scuole e tra gli stessi commercianti. Il presidente Bruno e la dott.ssa Prete hanno convenuto di programmare un incontro a gennaio, coinvolgendo anche la Camera di Commercio e le associazioni di categoria, per l’operazione di rilancio della Green Card. “Al nostro avviso pubblico – ha detto la dott.ssa Prete – non hanno risposto in molti. Ora, vaglieremo ogni soluzione per incrementare il numero dei soggetti aderenti. Tuttavia, devo constatare che le 420 tessere già distribuite non sono utilizzate spesso. Se gli studenti ne faranno maggiore uso, anche i commercianti saranno più invogliati ad aderire a questa bella iniziativa. ”

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