Oltre 2000 tra lavoratori e studenti hanno sfilato in corteo per le vie di Brindisi aderendo agli scioperi convocati in tutta italia contro le politiche del Governo Renzi.
LO SCIOPERO CGIL e UIL
A Brindisi è stato organizzato un corteo partito da Piazza Crispi e che passando per la Prefettura, si è concluso sul lungomare Regina Margherita dove presso la scalinata virgiliana si è svolto un comizio alla presenza tra gli altri del segretario generale della Cgil di Brindisi Michela Almiento, del segretario generale della Uil Antonio Licchello e del segretario regionale della Uil Alfonso Gagliano.
Per Cigl e Uil “servono politiche di investimento in tutti i settori produttivi, politiche di inclusione attiva e di equità sociale” e c’è da estendere i “diritti a chi, finora, era stato escluso” mentre “al contrario si stanno cancellando i diritti di chi oggi è tutelato, una sorta di parità al ribasso.
Il jobs act, la riforma del mercato del lavoro, annulla il diritto di essere reintegrato nel proprio posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, lascia carta bianca al Governo, attraverso la delega, di modificare le regole nel mondo del lavoro svuotando di valore la contrattazione. Non fa pulizia sulle 46 tipologie diverse di contratto, e apre, invece, alla possibilità di utilizzare il lavoro accessorio (i buoni-lavoro o voucher)in tutti i settori produttivi, che significa aumentare il lavoro precario. Non reintroduce una norma contro le dimissioni in bianco, né ci sono misure concrete di politiche attive del lavoro per le donne, per i giovani inoccupati e per i tanti disoccupati.
Nella legge di stabilità non si mettono a disposizione risorse economiche per il contrasto alla povertà, tenuto conto dell’aumento esponenziale del numero dei “nuovi poveri”, le vittime della grave crisi economica, che non chiedono assistenza ma lavoro!
Non si modificano le storture della legge Fornero, non si aumentano le pensioni minime, ma si aumenta la tassazione per i lavoratori rispetto a previdenza complementare e TFR. Si fa cassa sul fondo dei Patronati, e si tagliano miliardi alle Regioni, alle Province e ai Comuni, che significa aumento della tassazione locale e gravi ricadute sui servizi sanitari e sociali. Per le Province, in particolare, nulla è dato sapere su come reperire le risorse economiche per garantire i servizi essenziali di competenza, e su quale sia il futuro dei dipendenti diretti e indiretti, fino ad oggi in carico all’Ente.
In tutti i settori pubblici si bloccano i contratti e si continua a svilire il lavoro, invece di valorizzarlo e implementarlo come infrastruttura strategica di uno Stato democratico.
Serve creare Lavoro, e servono regole certe e norme severe per contrastare quel sistema di illegalità diffusa e di corruzione che è il vero cancro distruttivo dell’economia sana nel nostro Paese.
A livello locale, le ragioni dello sciopero sono declinate soprattutto sulle incognite legate agli investimenti, alle difficoltà degli appalti – con il rifiuto della logica dei continui ribassi – ed alla sinergia tra sindncati, istituzioni ed associazioni di categoria e datoriali. Ma si Cgil che Uil rimarcano tutti i difetti di una prassi di concertazione e di tavoli istituzionali che hanno prodotto molte parole ma pochi fatti.
LE ISTANZE DEGLI STUDENTI
A Brindisi gli studenti che hanno sfilato per le vie della città hanno dato voce unitaria alle oltre 20 mobilitazioni svolte e attive all’interno delle scuole della Provincia.
Insieme a una Rappresentanza delle scuole della Provincia e al Presidente della Consulta Provinciale, gli studenti in sciopero sono stati ricevuti dal
Parere positivo sull’incontro anche dalla rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale:Su tutti gli argomenti c’è stata ampia convergenza di posizioni per trovare la più idonea soluzione alle varie problematiche poste in essere dagli studenti.
Nel frattempo, ogni istituto scolastico provinciale farà pervenire agli Uffici della Provincia un documento sullo stato dell’arte e sulle urgenze di ogni singola scuola. Il presidente Bruno si anche impegnato per esporre ogni intervento previsto di edilizia scolastica nell’ambito di un incontro generale sull’Offerta formativa che le scuole organizzeranno nei prossimi mesi nel Chiostro ex Santa Chiara a Brindisi.
Sul trasporto pubblico, poiché quest’anno non si sono registrati i tanti problemi degli anni passati, sia gli studenti intervenuti che la Provincia di Brindisi hanno convenuto di incontrarsi a gennaio, poiché il presidente Bruno ha informato che proprio oggi è stato firmato a Bari il passaggio delle quote della STP all’Ente Provincia, che diventa pertanto socio unico.
Infine, per la Green Card, la particolare tessera della Provincia di Brindisi che consente agli studenti di godere di particolari agevolazioni su determinati acquisti o per il tempo libero, la rappresentanza studentesca ha chiesto di incrementare il numero dei commercianti aderenti e di favorire una maggior comunicazione e diffusione dell’iniziativa nelle varie scuole e tra gli stessi commercianti. Il presidente Bruno e la dott.ssa Prete hanno convenuto di programmare un incontro a gennaio, coinvolgendo anche la Camera di Commercio e le associazioni di categoria, per l’operazione di rilancio della Green Card. “Al nostro avviso pubblico – ha detto la dott.ssa Prete – non hanno risposto in molti. Ora, vaglieremo ogni soluzione per incrementare il numero dei soggetti aderenti. Tuttavia, devo constatare che le 420 tessere già distribuite non sono utilizzate spesso. Se gli studenti ne faranno maggiore uso, anche i commercianti saranno più invogliati ad aderire a questa bella iniziativa. ”
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