Ormai, è risaputo da tempo (almeno da chi promuove ed utilizza la medicina naturale) che la maggior parte delle malattie croniche e degenerative è correlata con un deficit di acqua a livello cellulare ed intercellulare con la conseguente acidosi, intossicazione e alterazione funzionale e morfologica a livello cellulare e tissutale. Solo bevendo acqua viva e pura si può garantire la perfetta idratazione e funzionalità cellulare. Infatti, la biodisponibilità dell’acqua che beviamo non è uguale con qualsiasi tipo di acqua o bevanda. L’acqua “dura” non viene assorbita in modo appropriato dalle cellule mentre l’acqua “dolce”, soprattutto quella alcalina e/o ionizzata viene assorbita meglio.
L’acqua con minore conducibilità e meno legata con altre molecole è di più facile scissione molecolare (autoprotolisi o autoionizzazione). La scissione della molecola d’acqua è il meccanismo principale tramite cui la cellula si approvvigiona dell’energia necessaria per svolgere tutte le sue funzioni. L’acqua alcalina, soprattutto quella minimamente mineralizzata, e l’acqua distillata sono maggiormente biodisponibili perché hanno una maggiore facilità di scissione molecolare. Pertanto, possiamo affermare che sono più energetiche. Sì perché, quando la molecola d’acqua si trasforma nella forma gassosa delle sue componenti, l’idrogeno (H2) e l’ossigeno (O2), viene liberata energia (e-). Questo concetto è sviscerato nel libro “La Melanina” pubblicato nel 2016 dall’editore CS SAPIO. Bere acqua pura e alcalina, soprattutto a basso residuo fisso, è il modo migliore per idratare, purificare, deacidificare e, quindi, energizzare l’organismo. Infatti, l’acqua alcalina, più di ogni altro tipo di acqua, è in grado di produrre idrogeno e ossigeno molecolare, i “carburanti” essenziali per la vita di ogni cellula vivente.
Pertanto, riassumiamo, ora, qual è l’acqua migliore per idratare le cellule. Assodata l’importanza dell’acqua per la Vita in generale e per la salute umana in particolare, vedremo ora quale acqua è più adatta per la salute delle nostre cellule. Non tutta l’acqua è uguale ed ugualmente efficace per le funzioni cellulari. Quindi, l’acqua per essere salutare deve avere le seguenti caratteristiche:
A) Deve essere pura ossia deve essere esente da sostanze tossiche di qualsiasi genere.
B) Deve avere un medio-basso residuo fisso (conducibilità). Questo fattore ha una grande importanza, soprattutto per i bambini, gli anziani e tutti coloro che hanno problemi di reni. Infatti, l’acqua ad alto residuo fisso, normalmente chiamata “dura”, affatica i reni in quanto i minerali alcalini presenti nell’acqua “dura”, combinandosi con le sostanze acide presenti nei reni, tendono a cristallizzare formando i famosi calcoli renali o vescicali. Il residuo fisso basso è correlato anche ad un più facile assorbimento dell’acqua a livello di membrana cellulare.
C) Deve avere un pH medio-alto. Quest’ultima caratteristica è apparentemente contrapposta al basso residuo fisso. In effetti, non è facile combinare il residuo fisso basso con il pH alto ma ciò è possibile utilizzando i sali alcalini di potassio e di sodio utilizzati nel concentrato alcalino AlkaWater. Infatti, il potere alcalino di questi due sali è maggiore di quello dei sali di calcio e magnesio, e non hanno la controindicazione di formare calcoli. La presenza dei minerali alcalini nell’acqua potabile è di cruciale importanza per neutralizzare l’eccesso di acidi presenti nei cibi che si assumono ogni giorno.
L’acqua ha un ruolo impensabile nella vita; essa rappresenta il primo alimento ed il primo medicamento. Infatti, con l’acqua crescono le piante come anche i cuccioli degli animali. Infatti, il latte umano o animale è acqua per quasi il 90%. Con l’acqua della flebo (fisiologica) veniamo salvati dall’acidosi acuta al pronto soccorso. Niente è più efficace dell’acqua nel salvarci la vita!
Continua…
Rocco Palmisano
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