Al PalaGentile si respira l’atmosfera delle grandi occasioni. E’ una di quelle serate in cui la Città Bianca tira fuori la sua anima e difende i suoi colori, trovando casa nel palazzetto in cui sogni e speranze spesso si incontrano. In una cornice di pubblico vivace e partecipativa si tiene l’ultima gara dell’Olympique tra le mura amiche. Rimarginata la ferita bruciante della sconfitta decisiva e pesante in casa dell’Editalia e vistisi superare dal Bitonto, uscito vincitore dal ricorso e di conseguenza secondo a cinquantanove punti, i gialloblu affrontano l’Audace Monopoli, già battuta due volte nel corso della regular season. L’intensità è il filo conduttore della partita, dovuta alle ambizioni che emergono nella loro grandezza sia di una sia dell’altra squadra. E’ l’Olympique ad avere il pallino del gioco nelle battute iniziali e non passa molto tempo prima che Danilo Salamida possa far esplodere il Palagentile per la prima volta, da vero bomber da area di rigore quale continua a dimostrare di essere partita dopo partita. I gialloblu tengono mirabilmente sotto controllo la situazione e chiudono il Monopoli in una morse che non permette la minima possibilità di offensiva. Al 4’, infatti, Salamida conclude un contropiede fulmineo condotto dai suoi con un’incredibile bordata sotto al sette che determina il raddoppio dei Warriors. Sugli spalti è festa grande, ma l’Audace non accenna ad arrendersi, cionondimeno subisce inesorabilmente la ben organizzata macchina offensiva casalinga. Tre pali nel giro di pochi minuti impediscono all’Ostuni di dilagare, rispettivamente colpiti da Schiavone, Salamida e Lisi. Il Monopoli inizia allora a manovrare con più fiducia ed è un grandissimo Bussunda a negare a Fiume la gioia personale, per poi ripetersi in chiusura di primo tempo sempre sul numero 3 ospite. Il rientro in campo è tutta un’altra storia, Monopoli impone il proprio gioco con più disinvoltura e, dopo il quasi Eurogol di Fiorentino, che per poco con una volée non fa fare il record di decibel al pubblico del Palagentile, Lapertosa gela l’atmosfera realizzando una rete che riapre tutto. Il Monopoli ora non ha più timore e riversa tutto il suo potenziale offensivo nella metà campo ostunese. La partita si fa presto inadatta ai deboli di cuore e si infuoca totalmente quando Fiume, con un po’ di fortuna, trova un pareggio tanto agognato dagli ospiti. Arrendersi, però, non è nel DNA dei Warriors e questa dote viene implementata dall’ostunesità che viene emanata dagli spalti, che fortifica la corazza dei gialloblu. A segnare è forse quello che in questo finale di stagione è servito come il pane è che è venuto fuori nei momenti disperati, con la maestria di chi certe situazioni le ha già viste più e più volte. Marco Solidoro, quindi, al 35’ si gira, fa secco il suo marcatore e scaraventa il pallone sotto la traversa in modo rabbioso e spietato, facendo scattare in piedi la panchina ostunese e la gente della Città Bianca. A mettere un punto su questa partita non poteva non essere lui, il simbolo, la bandiera, il capitano coraggioso. E se c’è un momento in cui il detto: “La fortuna aiuta gli audaci” si dimostra veritiero, è da identificarsi nel momento in cui Dodi Fiorentino fa partire la conclusione dalla distanza, che trova una fortunata deviazione e si spegne in rete. Un gol fortunato, realizzato dal più audace di tutti, contro gli audaci del Monopoli. A Ostuni il tempo è scaduto, mentre da Bitonto si apprende della clamorosa vittoria dei neroverdi sul Futsal Barletta in rimonta. Le sensazioni a caldo dei gialloblu sono chiare: “Il Bitonto va affrontato con attenzione- afferma mister Vito Basile- impariamo dalla sconfitta di poche giornate fa. E’ una squadra della quale nel girone di ritorno non mi ricordo una sconfitta”. Aggiungerà Danilo Salamida: “E’ una grande squadra, soprattutto in casa. Sappiamo però dove bisogna colpire e cercheremo di farlo”. Sarà Bitonto, quindi, il capolinea di una delle più emozionanti stagioni della storia dell’Olympique Ostuni. La società rivolge un grande ringraziamento al pubblico presente in occasione della semifinale e alla Città Bianca in generale, che fa sentire il proprio calore con una veracità e con una passione indistinguibili e straordinarie, che non mancheranno sicuramente nel momento più importante, che può valere il ritorno in una Serie B con la quale questa squadra ha ancora un conto aperto.
Ufficio Stampa Olympique Ostuni
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