April 30, 2025

Sarà mons. Filippo Iannone, vescovo carmelitano e vice-reggente per la Diocesi di Roma ad inaugurare oggi, dopo la celebrazione della liturgia eucaristica delle 10.30 nella basilica del Carmine a Mesagne, la mostra fotografica di Nancy Motta, «Mesagne è la sua Madonna», allestita nell’attiguo convento dei Padri Carmelitani.

 

Intorno alle 11.30, quindi, dopo la preghiera della Supplica alla Vergine del Carmelo, alla presenza dell’Autrice, del Priore Provinciale dei Carmelitani, padre Enrico Ronzini, dell’arciprete emerito di Mesagne, mons. Angelo Argentiero, dello sponsor della mostra Gianluca Bianco (Bianco Petroli) e delle altre autorità civili e religiose, il presule romano riaprirà ufficialmente la mostra fotografica, che ha già riscorsso notevoli consensi nel corso delle scorse settimane, quando è stata visitabile nelle sale nobili del castello di Mesagne.

Da oggi in avanti, tuttavia, la mostra fotografica va ad impreziosire le manifestazini celebrative del Centenario della incoronazione del quadro miracolo da parte del Capitolo Vaticano e sarà punto di riferimento assieme al Museo, che anch’esso da domani apre i battenti, per rendersi ancor più contezza di come davvero «Mesagne è la sua Madonna».

 

Con la mostra fotografica, infatti, Nancy Motta ha inteso comunicare il sentimento collettivo di devozione e familiarità della Comunità mesagnese nei riguardi della Patrona e Protettrice:

Madonna del Carmine - Mesagne 15.16.17. Luglio 2012«Nell’incontro con i Mesagnesi – ha scritto Motta – ho percepito un forte senso di appartenenza alle proprie radici ed una fierezza della propria cultura, in una città che guarda al futuro senza dimenticare cultura e tradizioni. Da queste sensazioni ed osservazioni nasce il lavoro che proponiamo».

Attraverso i suoi «scatti» Nancy Motta ci propone in sostanza, un viaggio alle radici, tra le celebrazioni della “festa di lutto” del 20 febbraio e la “ricorrenza di luglio” (15-17), documentando i momenti collettivi, sottolineando l’intimità del rapporto personale tra gli abitanti di Mesagne e la Madonna del Carmine.

In poco più di venti scatti, la mostra evoca aspetti comuni e singolari di una devozione che diventa vita quotidiana: un vissuto costante che diventa tradizione e storia di persone, di famiglie, di una comunità cittadina, che ben prima del terremoto del 20 febbraio 1743 (festa di lutto) ha affidato alla Madonna del Carmine le proprie ansie e le proprie speranze.

 

Negli scatti si nota quello che lo storico Ettore Vernole descrisse ad inizi del secolo scorso, quale caratteristico dei Salentini, che «trattano col Sacro» come si tratta «con persone di famiglia»: col dovuto rispetto, ma sapendo che si resta nell’ambito degli affetti di famiglia. La mostra, realizzata grazie alla sponsorizzazione della Bianco Petroli, che l’ha resa materialmente possibile, è patrocinata dal Comune di Mesagne, dalla Chiesa Matrice della cittadina e dalla Provincia Napoletana dell’Ordine dei Carmelitani.

 

La mostra rimarrà allestita fino al mese di maggio nel Convento dei Padri carmelitani e sarà visitabile tutti i gironi dalle ore 10.30 alle ore 12 e dalle ore 16.30 alle ore 19.30.

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