Riportiamo integralmente una lettera aperta inviata da Claudio Moncullo, segretario PD di Cellino San Marco, a Gianluca Budano, proposto come candidato Sindaco di Cellino San Marco, che ieri ha scritto una dura nota sostenendo che “Cellino non è pronta al cambiamento”
Gianluca caro,
non avevo intenzione di entrare nel caos che Tu stesso hai creato (come se già non ce ne fosse abbastanza…), ma visto che hai sparato nel mucchio offendendo me e tutti i Cellinesi, dipingendo il paese come un manipolo di mafiosi che ha bisogno di un esterno per essere purificato, sono d’obbligo alcune considerazioni sulla vicenda.
Inizio con alcuni “te l’avevo detto”, che sono una delle cose più odiose che ci sono, ma che sono d’obbligo e non potrai smentire.
Ci siamo visti una prima volta, quando ti ho illustrato il quadro politico di Cellino e ti ho manifestato le mie paure per le sorti del “mio” paese. Viste le decisioni che hai assunto dopo quell’incontro, sono stato indotto a pensare che non ero stato abbastanza chiaro oppure che hai considerato quei pensieri come un modo per “tirare acqua al mio mulino”. Ci siamo rivisti una seconda volta. E lì, ho confermato le mie perplessità e ti ho manifestato il fatto che quello che portavi come punto di forza (l’accordo raggiunto con i transfughi del PD di Cellino…pensa un po’…), poteva invece essere un punto di debolezza estrema per te e per il PD di Cellino…Te lo ricordi cosa “ti avevo detto”? Te lo ripeto: “nulla di più strano che, negli ultimi tre giorni, si tireranno fuori con una scusa qualsiasi. È lì, tu potrai anche rimanere a casa, ma il PD non se lo può permettere”. Bene, e ora che si è verificata la mia ipotesi che fai? Spari nel mucchio ad alzo zero, classifichi tutti i Cellinesi (naturalmente ad eccezione di quelli che “hanno accettato il verbo”) dei mafiosi da attenzionare alla prefettura (?). Ma sai di che parli?
Gianluca caro, le “ottusità di alcuni partiti che non hanno badato all’indicazione delle segreterie provinciali”, nel mio paese e in un mondo di cittadini liberi si chiama AUTONOMIA. AUTONOMIA dalle imposizioni che vengono dall’alto e che sono decise, quelle si, nelle stanze buie del potere. Autonomia dell’imposizione di politici che nulla sanno del mio paese. Autonomia da politici che conoscono il mio paese solo per rastrellare voti per essere eletti in ogni dove. Autonomia da politici che vogliono piazzare amici degli amici perché poi ci deve essere un tornaconto che “la pelle dei Cellinesi” continuerà a pagare. Autonomia dagli unti del signore, anzi no, unti da Bruno e Matarrelli (in questo caso).
Ottusità e vecchiume è stata la vostra presentazione. Ottusità e vecchiume è il vostro presentarsi con i poteri forti che comandano Cellino da sempre…qual’è il nuovo? Le facce? Anche la scorsa amministrazione era con le facce nuove e vedi come siamo finiti. Ottusità e vecchiume sono le vostre sponsorizzazioni politiche che neanche al tempo del pentapartito.
Abbiamo vissuto tre anni una condizione mafiosa che ormai tutti conosciamo. Il PD di Cellino e pochi altri si sono opposti a quel sistema. Noi ci siamo stati! Il PD di Cellino ci ha messo la faccia a suo rischio e pericolo. Altri invece hanno preferito fare finta di niente o se ne sono stati a debita distanza…dopotutto non abitavano a Cellino. Anzi no, qualche politico del PD è intervenuto e ci ha dato una forte mano. Ma si tratta di politici seri (condizione assai rara tra i politici che pure esiste) che non sono intervenuti in faccende interne al paese. Gianluca caro, dopo le Tue esternazioni, non io, ma il paese pretende le Tue scuse che non credo ci saranno, anzi, visto il livello al quale avete portato la discussione, non mi meraviglierei di un tuo ripensamento “per il bene della comunità”.
Ancora tanti auguri.
CLUADIO MO
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