Il Tar di Lecce ha rigettato l’istanza con la quale il Comune di Brindisi impugnava la sospensione dell’ordinanza di deroga alle emissioni sonore e chiedeva di anticipare ad oggi la discussione.
Pertanto i limiti alle emissioni restano quelli di legge ed il Tar discuterà del ricorso il prossimo 14 settembre, tre giorni dopo il termine dell’ordinanza sospesa.
LA VICENDA:
Lo scorso 22 luglio, il Tar di Lecce, accogliendo il ricorso proposta dal Comitato “Civilmente Centro”, aveva sospeso l’efficacia dell’ordinanza sulle deroghe agli orari per le emissioni sonore rinviando al 14 settembre la discussione sul merito.
Il Comune ha tentato di difendere la propria ordinanza chiedendo che la trattazione alla Camera di Consiglio fosse anticipata al 27 luglio in modo da non vanificare le finalità del provvedimento.
Ma il Tar non ha accolto.
E ADESSO?
Per non vanificare le aspettative dei gestori dei locali, a partire dal prossimo fine settimana, adesso non resta che emettere una nuova ordinanza, magari contestualmente alla proposizione dell’appello al Consiglio di Stato per chiedere la riforma della sentenza del Tar (una strada che risulterebbe sensibilmente più lunga rispetto alla prima e rischierebbe di “rovinare” la stagione degli esercenti).
Una nuova ordinanza che – come suggerito dal PD – ricalchi quelle degli anni scorsi quando per la maggior parte di giorni della settimana (dal lunedì al giovedì) restavano invariati i limiti alle emissioni nel centro storico. In tutti i giorni, però, non vi era alcun impedimento alla concessione di deroghe per singoli trattenimenti. Per cui nessuna iniziativa veniva vietata a priori.
Un’ordinanza criticata da qualche gestore ma la cui adesione all’orientamento giurisprudenziale ha permesso di posticipare gli orari della musica quantomeno nei giorni festivi e prefestivi. A differenza di quanto avviene in questi giorni.
In particolare, la circostanza che, nel centro storico, si derogava agli orari solo nel fine settimana ha consentito all’ordinanza di resistere proprio sul punto in cui il Tar ha bocciato l’ordinanza di Marchionna. Infatti i giudici amministrativi – come da prassi – hanno contestato “l’estensione, per un rilevante periodo temporale (oltre due mesi, tutti i giorni dalle ore 20,00 alle ore 1,00), ad attività all’aperto di carattere continuativo, quale quella dei numerosi esercizi pubblici presenti nel centro urbano cittadino del Comune di Brindisi (…)”
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