«Ho letto con molta attenzione le dichiarazioni di Giuseppe Acierno, amministratore unico di Aeroporti di Puglia, e trovo che il trend in crescita del traffico nei primi mesi dell’anno esprima un valore che il nostro territorio deve saper capitalizzare in termini di attrattività. Saremo vicini alle politiche di sviluppo della società, avviando un confronto diretto e costruttivo, in modo che il territorio faccia tesoro dei numeri dello scalo brindisino raccogliendone le ricadute. Insomma, esattamente ciò che auspichiamo per la città nello slogan “meta e non più scalo”.
Per questo occorre agire su due livelli: anzitutto lavorare sulla intermodalità, connettendo le infrastrutture di trasporto, e poi migliorare l’offerta turistica».
Nando Marino, candidato sindaco di Brindisi per il centrosinistra, è chiaro nei propositi.
L’aeroporto brindisino sembra non arrestarsi nel suo cammino di crescita: +3,5% nel primo trimestre del 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma il dato più positivo riguarda il plus della linea internazionale: +9,9%. Ciò sottolinea il ruolo strategico del nostro aeroporto in chiave di sviluppo turistico del territorio, anche alla luce dei 260mila passeggeri transitati nei primi venti giorni di maggio. «L’aeroporto dovrà mirare all’ulteriore incremento delle frequenze, all’apertura di nuove destinazioni e all’arrivo di nuove destinazioni – ha aggiunto Nando Marino -.
Noi invece dobbiamo fare di Brindisi una destinazione turistica mettendo in rete la comunità, gli operatori turistici, portuali ed economici. L’Amministrazione avrà un ruolo di coordinamento. Abbiamo tutto per vincere la sfida: un aeroporto che cresce, una stazione ferroviaria investita dall’alta velocità, un porto da rendere ancora più strategico, beni da valorizzare creando connessioni forti e innovative, eventi di richiamo; ma per diventare meta è necessario costruire “prodotti turisticamente vendibili”. È su questo schema che lavoreremo. Non basta avere beni culturali, è necessario renderli prodotti culturali; non basta avere infrastrutture, serve integrarli in un piano di accoglienza; non basta infine organizzare eventi e spettacoli, occorre fare in modo che diventino occasione di visita e permanenza nella città».
UFFICIO STAMPA NANDO MARINO
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