April 30, 2025

Ci siamo, il conto alla rovescia raggiunge il culmine, ormai pochi giorni ci separano dalle festività più attese dell’anno.
Ma perché il Natale ed i giorni a seguire rappresentano per noi la parentesi del calendario che identifichiamo come il periodo più bello dell’anno?

Negli ultimi 50 e più anni abbiamo vissuto il passaggio dalla tradizione legata agli aspetti religiosi (la nascita del bambinello Gesù in quel di Betlemme al freddo e al gelo ) ; socio culturali ( l’arrivo della Befana che evocava premi e punizioni inflitte da una figura alleata del Super Io e perciò invisibile ed irraggiungibile) ; ambientali ed economici ( ai piccoli, solo a loro, giungevano dai camini a legna e carbone, dolcetti e qualche caramella magari di zucchero caramellato confezionata nella cucina, che andavano a riempire calze di lana pesante); all’oggi che evoca in maniera privilegiata la spinta al consumo di beni non certo di prima necessità.

Le festività natalizie dunque rappresentano per le multinazionali che gestiscono i propri interessi, la possibilità di dirigere le masse manipolandone le volontà.

Quale senso dare oggi alle festività natalizie recuperandone il significato etico ed affettivo?
Dobbiamo fare riferimento a stati d’animo, emozioni e comportamenti ad essi ispirati.
Natale (e la parentesi festiva) è:
magia ed incanto nel torpore di una natura dormiente sotto le coltri;
attesa di una nuova vita che sorge pur fra mille difficoltà ed imprevisti;
speranza nelle possibilità e capacità di costruire il sogno ed i desideri
(nuovo anno);
solidarietà ed amicizia (lo scambio affettivo del dono);
promessa ed impegno in favore di un cambiamento che possa apportare benefici a chi ci è vicino o a chi il cui ben- essere dipende dalle nostre scelte;
riposo/ divertimento gioia;
tempo da dedicare a chi amiamo.

Il mio augurio di Buone Feste è ispirato al recupero di quanto è stato sommerso dalla superficialità del vivere quotidiano e dalla deriva dei sentimenti e delle emozioni di cui oggi siamo vittime ma anche attori forse inconsapevoli…

 

Iacopina Maiolo

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