May 29, 2025

L’avvio dei lavori di manutenzione generale, da tempo programmata, in tutti gli impianti del petrolchimico di Brindisi ci spinge a formulare alcune riflessioni sull’impatto che questi lavori sortiscono sull’economia del territorio.

 

La UIL e la UILTEC di Brindisi ritengono che essi avranno un effetto molto positivo in un periodo di elevata disoccupazione. Infatti centinaia e centinaia di lavoratori e molte imprese avranno beneficio economico. Trattandosi di adeguamenti tecnologici, produttivi e aggiornamenti relativi all’impatto sul territorio, con gli interventi manutentivi anche l’ambiente e la sicurezza trarranno molti vantaggi ed utilità. Un investimento di grande impatto che coinvolge settori vitali come quello metalmeccanico, edile e chimico, vede coinvolte tutte le società che operano nello stabilimento: ENI, Lyondell Basell, Enipower, Chemgas oltre a quelle dell’indotto, elettriche e strumentali.

 

La UIL e la UILTEC da tempo denunciano la situazione di grave difficoltà che un settore strategico come quello industriale subisce per motivi indotti, di carattere generale, ma anche per cause dovute a scelte molto opinabili di organismi locali contrari ad un modo di sostenere lo sviluppo che non sia esclusivamente legato al commercio o al turismo. In circostanze del genere in cui la congiuntura, nonostante i timidi segnali di ripresa (almeno così si dice), colpisce ampi settori produttivi con le conseguenze che conosciamo si conferma, ancora una volta, il ruolo strategico dei settori produttivi primari come l’industria. È necessario riprendere piena coscienza che Brindisi continua ad essere un territorio strategico dell’industria chimica italiana e rappresenta una importante fonte di sviluppo per tutta la nazione.

 

La UIL e la UILTEC ritengono che, oltre alle riflessioni sopra enunciate, sia di fondamentale importanza richiamare l’attenzione di chi ha competenza e potere decisionale per sostenere il suo ruolo sostanziale al fine di attrarre nuovi ed innovativi investimenti. Sono anni, nonostante le notevoli risorse messe a disposizione dalle aziende e gli impegni in termini di professionalità e responsabilità dei lavoratori, che non si parla di rafforzare e consolidare l’apparato industriale, anzi si rema contro. È necessario riprendere il progetto discusso in Provincia qualche anno addietro che prevedeva la nascita di un Consorzio formato da tutte le Società interessate per razionalizzare costi ed obiettivi. Una proposta sostenuta ultimamente anche dall’assessore regionale Leo Caroli.

 

Non dobbiamo rinunciare all’idea che è possibile raggiungere altri e più prestigiosi obiettivi e che si debba continuare perciò a gestire solo l’esistente. Per questo riteniamo utile, oltre che doveroso, che Confindustria convochi un Coordinamento delle Associazioni imprenditoriali del settore per un confronto con la Pubblica Amministrazione ed il Sindacato per discutere e mettere a punto strategie condivise da mettere in campo per rinvigorire il settore industriale nel suo complesso.

Per ottenere questo risultato sarà necessaria la collaborazione ed il contributo di tutti.

 

COMUNICATO STAMPA UIL, UILTEC

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