E’ notizia di oggi che il Ministro degli Interni ha comunicato di accelerare, nelle sedi legislative opportune, l’iter tendente alla produzione normativa dei nuovi reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali.
I recenti fatti di sangue riguardanti sinistri stradali mortali, le cui vittime spesso sono minorenni o comunque giovani, stanno creando un crescendo di disagio sociale – non solo familiare – che evidentemente non è più arginabile con le tradizionali forme di manifestazione collettiva bensì con l’innalzamento dell’interesse politico e sociale affinché simili condotte trovino la giusta retributiva sanzione penale.
Il codice della strada, notoriamente apprezzato in tutta Europa per complessità e completezza normativa previsionale, ha ricevuto negli anni novelle parziali sull’argomento che però “tradivano almeno in parte” le aspettative dei parenti dei compianti di poter ricevere decisioni giurisprudenziali esemplari e comunque caratterizzate dalla espiazione della pena in case mandamentali o carceri proprio per quel senso retributivo dell’espiazione della sanzione coercitiva che , evidentemente manca e sta mancando ancora negli ultimi decenni.
Si delineano così due nuove fattispecie:
– l’art. 589 bis del codice penale – delitto di omicidio stradale: ovvero nel caso di guida in stato alterato psico fisico per ebbrezza alcolica o per assunzione di sostanze stupefacenti causa, per colpa, la morte di una persona aumenta la sanzione edittale sino a dodici anni.
– il nuovo art. 590 bis del codice penale – lesioni personali stradali: ovvero quelle lesioni provocate da un incidente il cui conducente si sia posto alla guida in stato di ubriachezza o di alterazione psico fisica o per assunzione di sostanze stupefacenti. Qui la sanzione massima prevista di reclusione è di quattro anni.
Le pene si raddoppiano nel caso di velocità doppia a quella consentita nel tratto di strada in cui è occorso il fatto.
Questo è il possibile nuovo assetto normativo – maggiormente repressivo – in corso di nuova legiferazione.
Certo, bisognerà in concreto verificare l’andamento processuale allorquando le norme (astratte e generali) si intersecheranno con i procedimenti e quindi con gli aspetti procedimentali sia di legittimità che di merito ovvero nell’ambito del sistema giurisprudenziale che non tarderà a renderle protagoniste.
Resta inteso, infine, che, come sottolineo da tempo, l’auspicato completamento dell’iter legislativo contribuirà a calmierare l’incolmabile dolore dei familiari e l’incontenibile strazio che intere comunità ricevono dalle disgrazie stradali.
Colonnello Teodoro Nigro
Comandante della Polizia Municipale di Brindisi
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