May 1, 2025

L’Ospedale Perrino non è lontano dalla città. Dista poche centinaia di metri dal rione Cappuccini. Un tragitto che si potrebbe percorrere facilmente a piedi, solo se ce ne fosse la possibilità. La possibilità non c’è, o meglio c’è a rischio e pericolo di colui che si avventura in un percorso senza marciapiedi ed attraversamenti pedonali. Avete capito bene: l’intersezione tra la complanare alla strada statale 379, via Cappuccini e la strada per La Spada (quella che porta al nosocomio) è sprovvista di strisce pedonali e, chi attraversa a piedi, rischia seriamente di essere travolto dalle auto che sopraggiungono.
Pur essendoci un incrocio semaforizzato che regola il transito dei veicoli provenienti dalle quattro direzioni, nonché quello degli utenti della pista ciclabile, manca il necessario per aiutare i pedoni ad attraversare la strada.
Pertanto, chi deve raggiungere il Perrino è costretto ad usare l’auto o altro mezzo motorizzato.
Chi comunque dovesse riuscire nell’ardimentosa impresa di attraversare a piedi il pericoloso incrocio, imboccata la strada per La Spada, sarebbe costretto a camminare sulla carreggiata, mancando il marciapiede sul lato sinistro, mentre su quello destro ne inizia uno immediatamente dopo il sottopasso della SS 379.
Onestamente, pur sforzandomi, non riesco a comprendere come mai nessuno sinora abbia mai pensato a realizzare il necessario per il transito pedonale nell’importante tragitto che conduce al nosocomio cittadino. E’ questa l’ennesima conferma che chi ha amministrato sinora Brindisi di tutto si è occupato, tranne che di favorire una mobilità alternativa e di garantire la sicurezza per gli utenti deboli della strada, pedoni e ciclisti. Eppure quella della mobilità nuova sarebbe un’importante sfida e un’opzione quanto mai necessaria in epoca di crisi economica (che dovrebbe indurre a condotte maggiormente parsimoniose, volte al risparmio energetico) e in un area ad alto rischio ambientale in cui dovrebbero essere ragionevolmente messe sotto controllo e frenate anche le emissioni inquinanti dei veicoli a motore.
La situazione descritta e le questioni poste meriterebbero delle risposte immediate ed adeguate, che poi altro non sarebbero se non un ottemperare al dovere (è sicuramente tale) di garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada e di prevenire il verificarsi di incidenti che potrebbero avere conseguenze gravissime per le persone coinvolte.
Attendo dunque che qualcuno batta un colpo, io non arretrerò mai di un millimetro. La dignità e la sicurezza degli utenti deboli della strada non sono negoziabili,

 

 

Giovanni Vonghia – Brindisi Bene Comune

No Comments