Nessuna sorpresa per il sostegno oggi ricevuto dal candidato Carluccio da Errico.
Conoscevamo per averlo visto, il programma da lui consegnato, oggi a conclusione della campagna elettorale del candidato sindaco Carluccio e conoscevamo, la “patetica ossessione” di Errico di essere percepito come il padre nobile di qualsivoglia coalizione, da lui resa nota subito dopo aver smaltito (forse) la rabbia per non essere lui il candidato sindaco del PD.
Quello che non abbiamo capito è in quale forma giuridicamente o statutariamente legittima, il candidato sindaco Carluccio intenda incardinare nella pubblica amministrazione il notaio. Inoltre quello che non è stato chiarito è se e quanto costerà in termini economici ai brindisini l’impellente necessità della coalizione, cosiddetta grande, di qualcuno che possa garantire una seppur minima “percezione di legalità”.
Coloro i quali hanno mantenuto fino a quel maledetto Sabato la precedente amministrazione hanno di fatto scelto che Brindisi fosse negativamente posta all’attenzione dei TG nazionali e oggi incidono quasi per il 15% in una coalizione che però si ferma al 24%, che si aggiunga speriamo duri sino a Domenica il notaio, oggi non può che farci sorridere.
Siamo convinti infatti che quella che il notaio chiama “politica in divenire” per il PD sia invece INAFFIDABILITA’ politica statutariamente sancita con la cancellazione dall’anagrafe degli iscritti per il PD per l’anno scorso e quello successivo.
La commissione di garanzia provinciale del PD aveva già provveduto ad applicare anche per Errico l’articolo dello statuto che prevede l’espulsione dal PD. Ragione per la quale Errico si sente ancora più libero di prestare la sua faccia alla coalizione così detta grande e a tutti gli ex del PD che ne fanno parte. Il nostro è una grande partito dove la coerenza si pratica e non si predica.
Restano tutte le perplessità di come faccia il candidato sindaco Carluccio a tenere insieme il decantato pseudo ambientalismo di Errico con l’industrialismo faccendiero che ha caratterizzato la città negli ultimi anni.
Partito Democratico
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