May 9, 2025

ekoclubDa anni le Guardie Volontarie Venatorie appartenenti alle associazioni ambientaliste e venatorie sono state impegnate nel fornire un significativo supporto affinché la stagione venatoria si svolgesse nella legalità e regolarità. Una collaborazione da parte di tutte le associazioni venatorie e ambientaliste del territorio brindisino con l’ATC BR/A ( Ambito Territoriale Caccia) e la Provincia di Brindisi che ha sempre e puntualmente portato risultati positivi tra l’ altro anche riconosciuti dall’opinione pubblica.

 

Ma ora, la stagione venatoria 2016-2017 inizia praticamente tra diverse problematiche e contraddizioni che vanno pesantemente a ricadere sulla regolarita’ della stessa e il controllo del territorio. Qualcuno ha deciso (non rendendosi conto dell’ enorme errore che viene commesso e appunto delle inevitabili conseguenze sul controllo della stagione venatoria e del territorio) di non avvalersi del supporto delle guardie volontarie venatorie, non rendendosi conto di quanto sia fondamentale in questo momento la sinergia tra la realta’ del volontariato e l’ambito istituzionale (e potremmo ben dire, di quello che e’ rimasto).

 

Chi non rispetta le leggi e il territorio, bracconieri pronti all’ assalto, puo’ approfittare di questa assenza di controlli.

 

Esprimo profonde e legittime preoccupazioni. Tenendo conto, tra l’ altro, degli ex agenti della Polizia Provinciale di Brindisi (oggi ufficialmente dipendenti regionali) che sono praticamente stati destinati ad altri non ben precisati servizi pertanto l’attività di vigilanza sul territorio rimane privata delle loro riconosciute competenze per poter svolgere un adeguato servizio di vigilanza per l’annata venatoria.

Le guardie forestali, dato il numero esiguo, fanno quel che possono e tutto questo in un territorio sopraffollato di cacciatori se si pensa che agli oltre 5.000 cacciatori brindisini sono stati ammessi altri 750 cacciatori provenienti dal altre province e regioni.

 

Proprio per questi motivi, il Comitato di Gestione dell’ ATC BR/A aveva richiesto il coinvolgimento delle Guardie Volontarie, facendo riferimento, in una nota, “alle svariate e variegate eccellenze operative”.

 

Ma una mancanza di presenze istituzionali Provincia e Regione e di contro forze occulte interessate a mantenere il territorio senza controllo anche in questa apertura di precaccia, hanno portato ad un eccidio di lepri, fagiani e starne (immesse nel territorio nel numero di 4500 fagiani e 1500 starne).

 

La mia e’ una profonda preoccupazione come cittadino e naturalmente come ambientalista, di fronte a quello che in questi giorni sta accadendo e continuerà ad accadere nelle varie zone del Brindisino per una mancanza di controlli su un territorio sovraffollato di cacciatori e dotato di selvaggina.

Evidentemente, qualcuno non vuole bene al territorio e se ne infischia della sicurezza dei suoi abitanti; forse aspettiamo il classico incidente mortale ?

 

 Angelo Pomes
Coordinatore nazionale Guardie Ekoclub

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