Con 28 voti a favore e 20 contrari (di tutte le opposizioni) il Consiglio regionale ha approvato il rendiconto 2014 della Regione.
In precedenza l’assessore al Bilancio Raffaele Piemontese nella replica finale dopo il dibattito ha sottolineato che quello odierno è l’ultimo rendiconto che viene elaborato sulla base di una serie di princìpi contabili che da quest’anno cambiano. A partire proprio dal 2015, si applicheranno princìpi contabili nuovi, come quello dell’armonizzazione. “Bisognerà fare i conti con l’istituto della competenza finanziaria rinforzata – ha aggiunto – . Tutto questo ovviamente ha un impatto sulla tempistica che non consente di accompagnare al rendiconto 2014 l’assestamento al bilancio di previsione 2015, in quanto c’è un elemento nuovo che è, sostanzialmente, il riaccertamento straordinario dei residui. Quindi, solo successivamente la Giunta regionale potrà approvare il disegno di legge di assestamento al bilancio di previsione 2015 e le conseguenti variazioni”.
Piemontese è partito dal giudizio di parifica pieno da parte della Corte dei conti da cui si evince che “i dati forniti dalla Regione Puglia evidenziano che l’equilibrio di bilancio, nonostante il risultato negativo di gestione, viene salvaguardato attraverso il parziale utilizzo dell’avanzo di amministrazione accertato dell’esercizio precedente”. Ovviamente questo non significa – ha precisato – che non si debba avere attenzione in futuro.
L’assessore è poi entrato più nel dettaglio specificando che l’83% del bilancio è assorbito dalla sanità e che per il terzo anno consecutivo il bilancio consolidato del SSR si è chiuso con un leggero attivo. Grazie a un anticipo di liquidità del Ministero dell’economia di 318 milioni del 2014 è stato possibile ridurre i tempi di pagamento delle aziende fornitrici, che dai 151 del 2013 sono passati agli 89, del 2014 a fronte di una media nazionale di 106 giorni.
Altri punti richiamati riguardano il giudizio positivo espresso dall’agenzia di rating “Moody’s: la Puglia è seconda subito dopo la Lombardia; la capacità di cofinanziamento sui progetti comunitari che vede la nostra regione virtuosa; un avanzo di amministrazione di 482 milioni; il rispetto del Patto di stabilità interno rispetto al quale da quest’anno cambieranno anche i parametri e, infine, in materia di spendig review, il cospicuo risparmio della spesa della Regione per i fitti a seguito della entrata a regime della nuova sede in via Gentile: dai 3,7 milioni del 2012 si è passati ai 1,483 del 2014.
Infine il bilancio sociale con l’impegno preso dall’assessore Piemontese, “di utilizzare questo strumento duro, difficile da applicare, un obiettivo cui vogliamo sicuramente tendere”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti due consiglieri eletti in provincia di Brindisi: Fabiano Amati (PD), presidente della Commissione Bilancio ed il pentasstellato Bozzetti.
“L’opportuna e giusta approvazione odierna del rendiconto 2014, peraltro dotato del giudizio di parificazione della Corte dei conti, propone con urgenza l’argomento del riaccertamento straordinario dei residui attivi della Regione, ormai ammontanti all’enorme somma di quasi 14 miliardi di euro.”
Lo dichiara Fabiano Amati, Presidente della Commissione bilancio, relatore del disegno di legge.
“Per residui attivi si intendono i crediti della Regione, iscritti e accumulati nel corso di diversi lustri. Con la delibera di riaccertamento si dovrebbe chiarire se questi crediti siano di chiara esigibilità, o meno, così da consentire al Presidente Emiliano, alla Giunta e al Consiglio regionale di meglio puntualizzare le scelte di bilancio per il prossimo quinquennio, contribuendo ad evitare – se del caso – la violazione del principio di veridicità e correttezza (“true and fair view”).
Pertanto, non appena la Giunta regionale licenzierà la delibera di riaccertamento dei residui provvederò alla convocazione della Commissione per consentire l’esame approfondito e di dettaglio sull’argomento.”
Questo l’intervento integrale del consigliere regionale Gianluca Bozzetti (M5S) nel merito del DDL “Anticipazione di liquidità. Variazione di bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015″
Presidente, Colleghi Consiglieri, nonostante riteniamo che il tempo a nostra disposizione non sia stato proporzionalmente adeguato all’importanza del tema oggi qui in discussione (solo 48 ore per poter approfondire le questioni di un bilancio regionale ci sono sembrate un po’ pochine sinceramente) abbiamo comunque avuto modo di esaminare con attenzione tutto ciò che è stato posto all’ordine del giorno.
Proprio perché è nostra usanza entrare nel merito delle decisioni, soprattutto quando queste hanno una diretta ricaduta sui cittadini, non possiamo non nascondere la preoccupazione e i dubbi circa la richiesta di anticipazione di liquidità e le variazioni al bilancio di previsione avanzata da questa Regione e che a breve andremo a votare.
Preoccupazioni legittime e doverose quando tali scelte rischiano d’intaccare gli scarsi servizi messi a disposizione dei cittadini o il già precario equilibrio economico della Regione Puglia.
Coprire debiti pregressi con una richiesta di un ulteriore liquidità per una cifra superiore agli 84 milioni di euro, non è trovare una soluzione al problema, ma alimentarne il fuoco, prolungandone l’agonia.
Noi qui, oggi, stiamo dicendo ai cittadini pugliesi che copriremo parte dei debiti contratti andando a crearne dei nuovi.
Perché è giusto che tutti i cittadini lo sappiano, questi 84 milioni di euro equivalgono ad un mutuo, sicuramente a tasso agevolato, ma che bisogna pur sempre restituire e con una rata annuale di 3.8mln di euro a partire del 2016 e per i prossimi 30 anni, ovvero fino al 2045.
Inoltre si chiede anche una variazione al bilancio di previsione di quasi 20 milioni di euro in relazione alla compartecipazione regionale all’IVA non sanitaria per l’anno 2013. Variazione destinata ad integrare lo stanziamento dei capitoli di spesa per il funzionamento dell’A.R.I.F e dei Consorzi di bonifica e cito testualmente: “per impinguare i fondi di riserva per le spese impreviste e per il finanziamento delle passività pregresse”. Può essere che ci troviamo di fronte al solito contentino utile solo a tenere in piedi enti inefficienti per la collettività ma vitali per i politici e capaci solo di accumulare debiti? E la soluzione per ripianare tali debiti continua ad essere quella di vessare i cittadini con richieste di pagamento per servizi mai ricevuti? Noi non ci stiamo!
Siamo coscienti sig. Presidente, che oggi andiamo a prendere una situazione deficitaria causata dalle passate Amministrazioni, ma riteniamo sia arrivato il momento di affrontare una volta per tutte, tali annosi problemi, al fine di risolverli definitivamente senza farli ricadere sempre sulle spalle dei cittadini e sulle generazioni future, anche questo è senso di responsabilità.
Ed è per questi motivi che il Gruppo del Movimento 5 Stelle voterà contro l’anticipazione di liquidità e le variazioni di bilancio, confidando anche in quel buon senso che continuamente viene sbandierato dalla maggioranza, ma che ad oggi non ha ancora visto la sua applicazione. Di certo, non saremo noi a caricare di nuovi debiti tutti i cittadini pugliesi”.
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