“Fino a quando il rifiuto non verrà considerato come recupero di materiali corretto e atto a ridurre i tanti danni irreparabili sull’ ambiente e salute, la situazione spiacevole che la mia Brindisi sta vivendo in questi giorni, non avrà soluzioni!”
Ad affermare questo è Anna D’Amico, una delle tante donne dei quasi 90 mila abitanti che Brindisi vanta nel suo Comune.
Lo smaltimento ha un costo di gestione e un peso nei bilanci di un’ amministrazione pubblica e l’ aumento della popolazione non aiuta.
Se focalizzassimo però l’ interesse non solo sulla “quantità ” dei rifiuti ma anche sulla “qualità” degli stessi gli effetti nocivi sulla nostra salute e sull’ ambiente regredirebbero e si tradurrebbero in qualità di vita dei cittadini.
Favorendo la differenziata e facendo pagare tariffe alte ai Comuni che non rispettano e non adottano le regole, la situazione di abbandono indiscriminato di rifiuti per le vie di Brindisi diminuirebbe.
Aggiunge Anna D’Amico “se iniziassimo a pensare al rifiuto come risorsa e se educassimo il cittadino stesso a nuove regole di smaltimento proponendo progetti sociali che portino alla formazione e informazione sana e iniziassimo a cambiare il nostro stile di vita, ne guadagneremmo in salute e benefici sull’ ambiente che respiriamo”.
La D’ Amico conclude: “se adottassimo un sistema ordinato e coordinato sul differenziamento dei rifiuti, forse nel mio Comune, si potrebbe assistere ad una netta riduzione della TARI che invece sembra possa essere ulteriormente aumentata.
Anna D’Amico
Presidente Associazione DiamovoceevoltoagliinvisibiliOnlus
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