June 8, 2025

Chi è chiamato ad Amministrare spesso deve effettuare una scelta importante: pensare alla visibilità del gruppo politico chiamato a governare il Paese oppure operare creando le fondamenta per assicurare una stabilità in termini di servizi ed una prospettiva certa di crescita del territorio. Abbiamo preso le redini di un Paese che aveva un bilancio che presentava problemi importanti (basti pensare che finanche il costo per il rapporto contrattualizzato con il gestore dei servizi di raccolta rifiuti non era stato coperto nonostante derivasse da contratto), una anticipazione di cassa costante, opere pubbliche con problemi rilevanti, debiti fuori bilancio da riconoscere e pagare, servizi ridotti all’essenziale o inesistenti, l’ultimo intervento sul verde pubblico risaliva forse al 2016, come del resto quello sulle manutenzioni delle strade, un piano delle assunzioni teorico rispetto al quale non si era avviato anche un solo iter procedimentale.

In dieci mesi abbiamo realizzato quanto risultava impossibile solo immaginare di realizzare: abbiamo incassato somme rilevanti per le opere pubbliche, nel corrente mese termineranno i lavori del canale che costeggia il cimitero, la cassa ha un attivo di circa €.4.000.000,00, abbiamo ridotto la Tari di quasi il 15%, abbiamo assunto sette unità, completeremo la realizzazione di circa 60 loculi al cimitero vecchio, abbiamo regolarizzato contratti che hanno consentito incassi per oltre €.1.000.000,00 di entrate che, unitamente alle ulteriori attività dell’ufficio tributi, hanno ridotto e probabilmente annulleranno il disavanzo tecnico, abbiamo risolto il contenzioso con i dipendenti che si trascinava dal 2015, abbiamo progettato e candidato a finanziamento lavori su tutti i plessi scolastici, sul palazzetto delle sport, si stanno ultimando i lavori della stazione appaltante per i lavori sulle strade il cui finanziamento risaliva al 2014, abbiamo fatto lavori di sistemazione della biblioteca comunale.

 

Potrei continuare indicando tanti altri interventi importanti per cui solo chi non conosce i fatti o vuole mistificarli può mettere in dubbio l’operatività immediata e piena della amministrazione. Con il nuovo bilancio si proseguirà l’attività posta in essere, senza aumentare i tributi, anzi avendo ottenuto il risultato di ridurre la Tari.

Non siamo abituati a scrivere libri dei sogni, a raccontare favole in un contesto difficile, con una situazione di partenza a dir poco compromessa.

Attiveremo nuove assunzioni, intendiamo consegnare il cimitero nuovo alla comunità, avviare i lavori al palazzetto e nel campo sportivo, definire il DUC, sistemare i parchi pubblici, sistemare Piazza del Popolo, avviare i servizi previsti al Cataldo Fiore, definire i rapporti con chi ha il contratto stipulato da oltre un anno all’ex Omni, riaprire Crescere Insieme e Bollenti spiriti, dare nuova linfa si servizi sociali partendo dai tirocini psichiatrici: insomma rendere di nuovo strutturali e permanenti le attività che daranno un volto nuovo al Paese e saranno idonee a far crescere l’economia locale.

 

Spiace aver verificato che analoga operatività non sia stata dimostrata dalle opposizione incapace, in dieci mesi, di presentare un valido emendamento, di proporre una visione differente della attività o una iniziativa di supporto a quanto l’Amministrazione ha sino ad oggi realizzato. Del resto in Consiglio Comunale hanno dichiarato apertamente la difficoltà a leggere i numeri del bilancio: oggi il bilancio armonizzato impone la redazione di un documento programmatico che fondi la propria azione sulla capacità di spesa. Scrivere in bilancio obiettivi strategici legati a visioni politiche non supportati dai numeri vuol significare essere farneticanti raccontando falsità; affermare che l’amministrazione con il bilancio non azzarda nulla è un complimento perché vuol significare che si è scritto solo ciò che risultava possibile realizzare.

Sicuramente avrebbe fatto piacere a tutti scrivere fantasiosi obiettivi, ma sono i numeri a dettare i tempi. In itinere a metà anno vi è il tempo di verificare lo stato dei conti e, se favorevole, attivare qualcosa di nuovo e di aggiuntivo. Su alcuni aspetti siamo in ritardo, ma ai funzionari non si può chiedere di più del tanto che realizzano. E’ facile per la politica chiedere e proporre, ma occorre fare i conti con la mancanza di personale.

In alcuni uffici e per alcuni servizi e settori il responsabile di area deve fare pure le fotocopie, per cui sottrae tempo ad altro che sarebbe di sua competenza.

Nessuno meglio dei dipendenti del Comune conosce meglio il contesto in cui si è operato nel corso degli anni e si sta operando oggi: sfido chiunque a dimostrare che quanto programmato e realizzato ad oggi non abbia dell’incredibile in termini di risultato dato il breve tempo trascorso.

 

Avv. Pasquale Rizzo
Sindaco San Pietro Vernotico

No Comments