Nonostante tanti Consigli Comunali, l’Assessore Di Taranto, esponente di punta di NCD Area Popolare, ancora non ha capito nulla della gestione Amministrativa e dei nuovi modelli operativi in cui i Comuni sono costretti ad operare e cerca di confondere i cittadini i quali, sono certo, se andassero oggi al voto non avrebbero alcun dubbio sul fatto che chiunque dovesse guidare il Paese sarebbe più capace dell’attuale Amministrazione. Cerco di essere quanto più semplice e discorsivo possibile omettendo i tecnicismi.
Il Governo nel 2015 ha imposto di prendere in considerazione tutti i tributi ed i crediti dei Comuni non riscossi nel corso degli anni (si chiamano residui attivi e se non prescritti abbracciano oltre 10 anni di crediti), e, applicando alcuni parametri (come il tempo di riscossione) si è pervenuti a luglio 2015 a quantificare un importo, definito “disavanzo” (che non è un debito), pari a poco meno di €.3.000.000,00 che impone la creazione di un fondo ottenuto dividendo il “disavanzo” per 30 anni; nel momento in cui il Comune non riesce a recuperare i crediti, le somme non incassate si prelevano dal fondo creato e si elimina il credito. Come vedete l’eredità cui fa cenno NCD nel documento è ben più antica e non é una eredità passiva: se si riesce a riscuotere un debito si ha un doppio risultato perché vi è cassa da spendere e si liberano risorse da utilizzare per affrontare spese.
ù Ormai anche i bimbi hanno compreso questo meccanismo. Fiscalità non riusciva a riscuotere i crediti: per questo ne ho deliberato a maggio 2015 lo scioglimento. Esempio: gli impianti fotovoltaici hanno un debito nei confronti del Comune di oltre €.1.000.000,00 per ICI arretrata, a causa di un contenzioso non hanno pagato per cui la somma è stata inserita nel “disavanzo”; ancora su €.2.100.000,00 circa di Tari 2014 (ma di Tarsu/Tari non pagata negli anni vi sono milioni di euro) i cittadini hanno versato solo €.700.000,00 per cui quanto non riscosso è inserito tra i conti del “disavanzo”. Con una differenza: le somme a credito per ICI non sono state utilizzate e non hanno comportano “danni”; l’importo non versato dai cittadini per la Tari (€.1.400.000,00 circa) è stato coperto con altre entrate perché occorreva in ogni caso pagare le fatture a Monteco ed ai titolari degli impianti per lo smaltimento, per cui vi è un “danno” soprattutto per i contribuenti che pagano la Tari!
Il Comune quindi non ha un debito per €.3.000.000,00 ma ha crediti in eccedenza da riscuotere. Prima che il Governo avviasse questa procedura, la mia Amministrazione ha operato con lo stesso meccanismo ed ha creato un fondo crediti di dubbia esigibilità per €.2.000.000,00 circa: altro che chiedere scusa! Tornando ai conti, il Governo ha così ragionato: nel 2015 dividete il totale delle somme risultate “a credito” l’anno precedente per 30 rate annuali, ed ogni anno accantonate in bilancio una somma pari al risultato; negli anni successivi più riscuotete crediti vecchi inseriti nell’elenco dei residui, più potete spendere e più risorse liberate.
La politica di riscossione è diventata quindi un pilastro del Comune: Di Taranto ha dapprima scritto, insieme a Renna, che avrebbe salvato Fiscalità Locale Srl perché era una società attiva; dopo qualche mese si è ricreduto ed ha ratificato lo scioglimento della società; oggi addirittura Renna intende farla fallire: come vedete hanno le idee chiare ma nel frattempo in un anno non hanno riscosso nulla di quanto dovuto da cittadini ed aziende, anzi probabilmente si stanno prescrivendo crediti.
Anzi hanno cercato di colpire i cittadini mandando cartelle pazze per ICI prima casa 2010 che era stata abolita, prima inserendo le voci nel bilancio falso di settembre, e poi mandando fuori termine gli avvisi di accertamento. In ogni caso ricordo a tutti che il Governo per il 2016 ha concesso al Comune di San Pietro Vernotico risorse in più sui trasferimenti rispetto al 2015 per oltre €.350.000,00: quindi maggiori fondi per coprire anche la quota annuale di “eredità” cui si fa cenno nel documento, per cui non si comprende la polemica su cosa si fonda: anzi si comprende bene chi deve chiedere scusa ai cittadini per non essere stato capace di utilizzare le maggiori risorse ottenute! Noi abbiamo garantito il sociale, voi avete sistemato due aiuole a mare, le fontane, e feste varie.
Nessuno aizza i cittadini bisognosi, ma finitela di nascondervi dietro il bilancio od i debiti: a creare il disagio sono state le vostre scelte.
Siete inetti.
Veniamo alle opere pubbliche: in cinque anni abbiamo ottenuto finanziamenti e realizzato opere pubbliche per circa €.30.000.000,00. Voglio ricordare a noi tutti: i due finanziamenti sulle scuole, l’efficentamento del Comune e della pubblica illuminazione, l’immobile realizzato in c.da Canimazzi, la ristrutturazione dell’ex Omni, l’asilo nido comunale, il progetto del Cataldo Fiore, tutti i finanziamenti sull’asta dell’infocaciucci,, la piazza nella Zona 167, l’urbanizzazione della predetta zona, i recapiti finali, la Pallitica e Marciaddare, il potenziamento della differenziata, il centro raccolta rifiuti, il cimitero, Piazza Beniamino Persano, la Zona Pip, il centro storico, la videosorveglianza etc. sono i risultati del lavoro soprattutto dell’Architetto Vanina D’Anna, e, per alcuni mesi, dei tecnici esterni (Ing. Ciraci e Arch. Schirinzi). L’Arch. D’Anna da sola ha portato avanti i lavori pubblici, con un impegno sovraumano ed i frutti sono stati posti a disposizione del Paese (con riferimento alle opere pubbliche completate) e dei nuovi arrivati. Se tra tante opere pubbliche qualcuna ha avuto difficoltà di avanzamento (ma Marciaddare è stata di competenza di Zaccaria, Ciraci e Schirinzi) è forse umanamente e tecnicamente comprensibile: ad oggi l’Amministrazione Renna in un anno non ha prodotto nulla, anzi ha subito solo definanziamenti per €.1.200.000,00 (infocaciucci e recapiti finali), pur avendo un carico di lavoro pari forse al 10% tra progettazione ed esecuzione dei lavori pubblici. Uniche opere eseguite: sistemazione del Calvario (con i soldi chi chi?) e un poco di intonaco sistemato presso la biblioteca Comunale. Nulla di più, il resto è esecuzione di progetti nostri o nuovi finanziamenti per coprire i definanziamenti!
Veniamo ai problemi legati alla discarica “Marciaddare”: a dicembre 2014 viene emessa la Sentenza di infrazione contro forse nr.11 Comuni in Puglia che non hanno ultimato i lavori. Viene notificata la sentenza alla Regione ed il 30.6.2016 viene convocata di urgenza una riunione a Bari, ma nessuno si presenta per il Comune di Sn Pietro Vernotico. Non solo: noi, dopo aver fatto la caratterizzazione della discarica, abbiamo pubblicato la gara per i servizi tecnici in data 17.4.2015; la nuova amministrazione, che doveva solo verificare il vincitore tra pochi partecipanti, ha impiegato un anno per dare seguito alla gara e solo con determina del 19.4.2016 nr.139 ha definito il procedimento. Mi rendo conto che l’Arch. Resta e l’Arch. Delle Donne hanno dato priorità ai progetti (pubblica illuminazione e efficentamento Comune) che hanno consentito loro di nominarsi Rup e direttori dei lavori ed incassare forse €.15.000,00 cadauno di incentivo (non ricordo bene l’importo) in aggiunta allo stipendio ed in soli due mesi: poco gli importava far avanzare progetti meno redditizi per loro ma dannosi, se non completati, per il Paese. Su Marciaddare non potevano essere nominati direttore lavori, per cui le buste sono rimaste nel cassetto per un anno. Rispetto alla sanzione, la mia amministrazione dovrà rispondere del periodo dall’1.1.2015 al 1.6.2015? Di Taranto e Renna dal 2.6.2015 al 19.4.2016 ed a seguire, con una differenza che negli ultimi nostri sei mesi sono stati gestiti contemporaneamente forse 15 progetti, nel vostro anno avete solo gestito affidamenti censurati da Anac, e subito definanziamenti. Ogni sei mesi a far data dal 1.1.2015 paghiamo €.200.000,00 alla Comunità Europea per cui ad oggi il danno da noi provocato (per aver gestito contemporaneamente opere pubbliche per €.30.000.000,00) ammonterebbe ad €.200.000,00; il danno da Voi creato in due semestri è pari ad €.400.000,00 per non aver semplicemente aperto quattro buste di una gara, cui dovrà aggiungersi la somma di €.200.000,00 ulteriore perché sarà necessario almeno un altro semestre per completare i lavori (€.600.000,00 complessivi). A parte il rincorrere le responsabilità (chi più chi meno), per i cittadini resta il problema della infrazione comunitaria, per cui intendo evidenziare in ogni caso il risultato strategico dell’opera pubblica ed il beneficio per il territorio oggettivo perché avremo una discarica bonificata, e, se non avessimo intercettato i fondi ministeriali, tutto il costo sarebbe caduto sulle tasche dei cittadini. Dispiace, prescindendo dalle colpe, aver perso l’occasione di utilizzare integralmente il finanziamento, ma ritengo ingiusto ed immorale accusare anche minimamente l’ufficio tecnico per il periodo dal 2010 al 2015: si è fatto carico di un enorme mole di lavoro ottenendo risultati tangibili e concreti. L’importante è chiarire ai cittadini (non ho la presunzione di pensare che Di Taranto si sia reso conto di quanto accaduto, il massimo sforzo che ci si può aspettare da lui è farsi fotografare pala in mano a raccogliere erbe) i fatti e le circostanze. Un nome però devo farlo: nella vicenda Marciaddare ha responsabilità importanti l’Ing. Zaccaria i cui ritardi, a mio modo di vedere ingiustificati, hanno inciso in maniera determinante sulla mancata realizzazione dell’opera (per fortuna conservo ancora le lettere e le diffide inoltrate), e chi è subentrato a lui ha dovuto affrontare non solo quella ma anche tante altre criticità salvando non pochi finanziamenti. Per il resto io sfido sempre Di Taranto, Renna e chi per loro a confronti pubblici, ma come ho già detto sono entrambi (e non solo loro) dei codardi, scappano via ben sapendo che, in un confronto, sarebbero sotterrati dalle loro responsabilità e probabilmente non saprebbero dare spiegazione finanche di quanto scritto sui comunicati stampa che altri hanno scritto per loro. Io i comunicati, gli esposti, le pubbliche denunce gli scrivo e sottoscrivo assumendomi ogni responsabilità. Allego determina 139 del 19.4.2016 che riporta il giorno in cui è stata bandita la gara (17.4.2015) ed il giorno in cui si è proceduto alla aggiudicazione (19.4.2016) e parte della relazione degli uffici regionali che contestavano l’assenza del Comune in data 30.6.2015: atti e non solo parole. A proposito molti amici si erano determinati a votare Angela Carluccio, esponente di NCD Area Popolare, ma hanno scoperto oggi invece che si tratta di un partito ostile. Qualcuno pensa che sia una idiozia emettere comunicati politici 10 giorni prima delle elezioni nel Comune capoluogo per scrivere sciocchezze e danneggiare il partito in campagna elettorale: ma mi rendo conto che per fare tali riflessioni occorre pensare, e se gli ideatori avessero firmato il documento, il partito saprebbe con chi prendersela.
Ma come già rimarcato, sono codardi!
Avv. Pasquale Rizzo
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