La nota inviata il 3 Giugno dal Dirigente dell’Avvocatura Comunale al Sindaco chiarisce che il Sindaco era informato dell’esito del ricorso da sovra indebitamento dell’ex Sindaco Antonino.
In quella nota del 3 giugno il Dirigente informava il Sindaco della sentenza e chiedeva di conoscere le determinazioni per il ricorso.
Venuta a galla la vicenda il Sindaco dapprima dice di non sapere nulla. FALSO ed è grave per un primo cittadino mentire e di conseguenza scaricare le responsabilità sugli uffici che non l’avrebbero informato.
Poi afferma che comunque è delicata la questione poiché l’ex Sindaco ha il figlio Presidente del Consiglio Comunale . GRAVISSIMA affermazione si vuole governare nell’interesse della Città o dei partiti o consiglieri di maggioranza?
Infine scoperta la bugia afferma che non aveva nuove considerazioni da esporre in giudizio e quindi il comune avrebbe perso nel ricorso, che invece ha presentato l’agenzia delle entrate.
E qui si apre un tema : difendere l’interesse del Comune è un atto obbligatorio. La mancata difesa con un voluto mancato ricorso su un credito di oltre 2 milioni è un danno per il comune.
È possibile quindi configurare una responsabilità ed un reato per OMISSIONE DI ATTI DI UFFICIO?
Riccardo Rossi
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