L’Amministrazione comunale di San Michele Salentino incontra i cittadini sul tema “Liberarsi dall’enfiteusi: strumenti legali e azioni giudiziarie”. L’appuntamento è fissato per venerdì 19 dicembre alle ore 17.00, presso l’Oratorio Parrocchiale di San Michele Salentino. L’incontro si colloca a poche settimane dalla seduta del Consiglio comunale in cui è stata approvata una variazione di bilancio finalizzata alla valutazione di un’azione giudiziaria sulla complessa e annosa questione dell’enfiteusi che interessa diversi terreni e abitazioni del territorio comunale.
Ad aprire i lavori sarà il sindaco Giovanni Allegrini, che porterà i saluti istituzionali. Seguiranno gli interventi dell’assessore Michele Salonna, di Francesca Iurlaro, professoressa, di Domenico Galetta, presidente dell’associazione “Pro Enfiteusi Sostenibile”, e dell’avvocato Gianmichele Pavone.
L’incontro rappresenterà un momento di confronto e di informazione rivolto alla cittadinanza, con l’obiettivo di illustrare le basi giuridiche e le possibili strategie per intraprendere un’azione giudiziaria nei confronti dei discendenti della famiglia Dentice di Frasso, in relazione ai diritti enfiteutici ancora rivendicati su aree che nel tempo sono divenute parte integrante del tessuto urbano.
Come già comunicato dall’Amministrazione comunale dopo l’ultima seduta consiliare, la vicenda ha origini storiche e riguarda fondi concessi in passato in uso agricolo che, nel corso dei decenni, sono stati edificati, urbanizzati e abitati stabilmente, senza che vi fossero contestazioni da parte dei titolari dei diritti originari.
«Ancora oggi molti nostri concittadini – dichiara il sindaco Giovanni Allegrini – sono costretti a sostenere costi per l’affrancazione dell’enfiteusi. Pretese che appaiono difficilmente comprensibili, considerando che quei terreni hanno ormai assunto la funzione di beni pienamente urbanizzati».
Sul piano tecnico-giuridico interviene l’assessore Michele Salonna: «Il Comune ritiene necessario verificare la sussistenza dell’interversione del possesso, ossia il passaggio dalla semplice detenzione al possesso effettivo, che si manifesta attraverso comportamenti tipici del proprietario e richiede elementi concreti e oggettivi».
Nel corso degli anni, infatti, i cittadini hanno costruito abitazioni, realizzato infrastrutture e contribuito allo sviluppo della comunità locale, senza alcuna opposizione formale da parte dei titolari dei diritti enfiteutici. Un aspetto che assume un rilievo centrale nella valutazione delle azioni legali ipotizzabili. Il Comune vuole incontrare i cittadini per verificare il loro interesse ad intraprendere questa iniziativa giudiziaria al fine di superare le incomprensibili pretese provenienti da un antico istituto.
Dic 17, 2025
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