In data 22 settembre 2014, la F.P. CGIL di Brindisi ha indetto lo sciopero dei lavoratori della Società in House Sanitaservice ASL/BR, scesi in piazza per rivendicare il riconoscimento dei diritti previsti nel processo di internalizzazione che nel maggio del 2010 ha visto coinvolti circa 300 lavoratori.
Massiccia l’adesione dei lavoratori allo sciopero, circa l’80%, del personale interessato, che ha manifestato davanti al P.O. del Perrino, chiedendo che venga riconosciuta, come più volte questa O.S. ha rivendicato presso la Direzione Generale dell’ASL/BR, l’applicazione dell’art. 25 della L. Reg. 25/07, sostituito dall’art. 30 L.R. 2/10 che impone alla Regione Puglia, alle aziende, agli enti ed alle società strumentali – come nel caso di specie Sanitaservice – di prevedere nei rispettivi bandi di gara, negli avvisi e, in ogni caso, nelle condizioni di contratto per l’affidamento di servizi l’assunzione di personale già utilizzato dalla precedente impresa o società affidataria dell’appalto, nonché la garanzia delle condizioni economiche e contrattuali già in essere.
La Sanitaservice ASL BR, in totale disprezzo delle indicazioni poste dal Governo Regionale, non ha tenuto conto che il personale lavorava alle dipendenze dell’ASL/BR da oltre 10 anni, per il tramite della società esterna a cui veniva affidato l’appalto, ovvero non ha dato seguito alla continuità dell’impiego, non adottando una corretta applicazione della clausola sociale, in termini professionali, giuridici ed economici. I dipendenti sono stati assunti con l’inquadramento minimo e non riconoscendo, ad oggi, neanche, alcuna progressione orizzontale, così come previsto dall’art. 51 AIOP, diritto, invece, già acquisito e riconosciuto ai dipendenti delle società in house delle altre Aziende Sanitarie Pugliesi.
Infine, è opportuno sottolineare che tali ingiuste penalizzazioni dei dipendenti, hanno permesso alla Sanitaservice ASL BR di chiudere l’esercizio (31.12.2012) con un utile civilistico di euro 836.717,00 e l’esercizio del 2013 con un aumento di utile pari a euro 848.339,00, per un totale di 1.685.056.
Certamente appare difficilmente comprensibile come si possa produrre tanto utile in un’azienda che eroga servizi essenziali negli ospedali, non investendo o investendo poco sulle risorse umane, eludendo le norme contrattuali citate.
Pertanto, la F.P. CGIL resterà al fianco dei lavoratori a tutela degli stessi, al fine di ottenere il rispetto di quanto previsto sia dal Regolamento Regionale che dal contratto AIOP.
Fiduciosi di un tavolo Regionale per la soluzione delle problematiche sopra esposte.
COMUNICATO STAMPA FP CGIL
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