“Nonostante gli impegni presi nel corso del tavolo indetto dal prefetto con la task force regionale del 16 maggio, ancora nulla si è mosso per sbloccare la situazione ormai divenuta insostenibile dei lavoratori della Santa Teresa SpA di Brindisi” lo dichiara il consigliere regionale M5S brindisino Gianluca Bozzetti che chiede aggiornamenti al dirigente della task force regionale e ai parlamentari intervenuti al tavolo in questione.
Il consigliere pentastellato ricorda come deputati e senatori intervenuti si fossero impegnati a fare pressione presso governo e maggioranza affinchè venissero erogati i fondi già destinati dalla legge di stabilità 2016 per le provincie italiane, oltre 200 milioni di euro che attendono la ridistribuzione già da fine febbraio. “L’impegno verbale è stato mantenuto in maniera formale? – chiede Bozzetti che prosegue – La Regione Puglia e la task force avevano invece preso l’impegno di valutare la possibilità di attingere risorse e possibilità di reimpiego tra i centri per l’impiego e la legge sul catasto energetico regionale, è stata effettuata questa verifica? E con quali risultati?”.
Bozzetti sottolinea come in prima persona avesse espressamente richiesto che venisse esplicitato ed applicato l’art. 10 della legge regionale n.31 del 30 ottobre 2015 sul riordino delle province nel quale, testualmente, “la Regione favorisce il riordino delle partecipazioni societarie delle Province mediante misure premiali; a tal fine le Province e la Città metropolitana di Bari, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, formano il Piano di ricognizione dei propri enti, agenzie e società partecipate.
“I sei mesi sono passati, perché non si applica la legge? – incalza Bozzetti – Quali sono queste misure premiali? Siamo consapevoli del fatto che le emergenze lavorative nel territorio brindisino siano innumerevoli e che probabilmente il Presidente Emiliano in campagna elettorale non si voglia prendere responsabilità che possano destabilizzare il voto, ma si è perso sin troppo tempo e non vorremmo che anche a Brindisi i lavoratori, già vessati da uno stipendio da fame, si ritrovino da un giorno all’altro con una lettera di licenziamento. Bisogna agire subito, dare risposte e non dimenticare tutte le altre vertenze brindisine, come quella della Nubile, degli ex Termomeccanica, degli ex Evc, del Mercatone Uno o della crisi del settore aereonautico. Di lavoro da fare ce n’è tanto – conclude il consigliere M5S – ma la logica del favore elettorale forse per qualcuno è più importante della vita dei tanti lavoratori e delle famiglie coinvolte.”
COMUNICATO STAMPA M5S BRINDISI
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