May 3, 2025

Settembre è un mese particolare in cui fare bilanci dei progetti, dei sogni e degli obiettivi raggiunti nella stagione estiva. Anche nel nostro territorio, in modo graduale, piccoli e grandi luoghi hanno permesso a cantanti, gruppi musicali, attori teatrali, scrittori e artisti di presentare una serie di eventi, pur risentendo ancora degli effetti post-pandemia e delle restrizioni imposte.

Un timido ritorno alla normalità e agli spettacoli in presenza che hanno arricchito la nostra estate con spettacoli di qualità, spesso con artisti locali che, ricordiamo, da sempre valorizzano non poco la storia musicale e culturale del nostro territorio.

Gli spettacoli di Made in Brindisi, del Nuovo Teatro Verdi, della Casa della Musica, il Festival del Blues, il Medieval Festival, gli eventi di History Digital Library, solo per fare qualche nome, e tutti quelli organizzati nelle piazzette da alcuni gestori dei locali, rappresentano dei piccoli cameo estivi che vanno ad aggiungersi a un cartellone ricco di applausi in numerosi centri a pochi km dal capoluogo.

Ogni anno l’attesa di assistere ai grandi eventi o spettacoli con i cosiddetti “artisti importanti” (spesso di scarsa qualità e a costi importanti) e’ davvero tanta. A tutti noi piacerebbe vedere i grandi concerti, gli eroi dei nostri dischi, ma le restrizioni post-pandemia e la mancanza di fondi adeguati hanno dirottato l’attenzione su alcuni spettacoli forse nella loro ambientazione più naturale, a volte incantevole, in numerosi centri storici italiani.

Bisogna anche aggiungere la poca partecipazione di chi inspiegabilmente, lamenta la mancanza di attrazioni, eventi, presentazioni e spettacoli, perché poco informato (nonostante le decine di quotidiani cartacei e on line). Sara’ forse la mancanza di curiosità o poco interesse per questo tipo di umori sulla scena?

Il nostro desiderio resta quello di continuare a organizzare e ad assistere a nuovi racconti incarnati sulla cultura locale e sulla sua storia, ma anche a spettacoli basati sulla divagazione e divertimento con artisti di qualità, anche poco conosciuti, a partire dai suoi personaggi più veri: ritratti che operano nel silenzio, caratterizzati da grande umiltà, supportati dalla conoscenza e dalla preparazione.

E pazienza se saremo sempre le solite anime a frequentare questi posti e a continuare a sentire e a leggere le solite immancabili lamentele, con poca partecipazione al sociale.

Continueremo con l’idea e l’impegno di far entrare il pubblico all’interno della propria storia, forse mai conosciuta, da appassionati o semplici spettatori.

Potrebbe rappresentare una nuova ricchezza di dinamismo, di maturità e conoscenza della citta’ reale, non segreta e virtuale.

Segnali di resistenza di non abbandonare mai la strada.

 

MARCO GRECO

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