… è imminente …
i ripiani sono a posto, le luci sono quelle giuste , gli scaffali si vanno già riempiendo … il negozio, il più grande outlet mai visto, aprirà i battenti fra poco …
in gergo li chiamano Temporary shop …
negozi a tempo …
funzionano così : si pubblicizza, si apre, si vende sottocosto, finisce la merce e si chiude … funzionano dappertutto …
è l’ultima moda in fatto di marketing commerciale …
aprirà anche qui a Brindisi il 3 maggio prossimo venturo … fra meno di un mese …
i commessi sono a lavoro già da un po’ … muovono, spostano, aggiustano, rimuovono, rispostano, non hanno ben chiara la visione del tutto ma avvertono che se la cosa andrà bene ci sarà un tornaconto anche per loro … è un vero e proprio fervore …
i gestori dei vari marchi passano tutto il loro tempo a pianificare, contrattare, prevedere, organizzare, controllare … ne va della loro sopravvivenza … se falliranno e la cosa andrà male avranno lavorato per niente e addio ad avanzi di grado, a carriera, a benefit ecc ecc …
qualcuno si abbatte, i più stanchi non ce la fanno, altri perdono tempo rivolgendosi ad anziani con maggiore esperienza per poi scoprire che questi supposti saggi non conoscono le nuove tecniche commerciali e non sono più in sintonia con il mercato … tempo perso …
la definizione degli addobbi delle vetrine e la scelta dei manichini da esporre assorbono la maggior parte del tempo …
alcuni esperti infatti sostengono che da queste cose dipenderà molto il successo dell’iniziativa anche se non tralasciano di affidarsi al classico passaparola di commessi e commesse …
nel nuovo outlet ci sarà tutta la moda maschile e femminile del momento …
grandi marche classiche e nuovissime griffe …
ci sarà il classico e lo sportivo, il tradizionale e il trasgressivo, il sobrio e il pacchiano …
io, questa mattina, ho avuto la ventura di darci uno sguardo …
da quello che ho capito il grande negozio sarà suddiviso in cinque o sei settori … tutti in competizione fra loro naturalmente …
se compri da una parte non compri nell’altra …
c’è il reparto che si è organizzato per primo …
il manichino è già visto e rivisto ma con un certo stile …
sugli scaffali la merce è sicuramente di un certo valore ma sembra messa lì alla rinfusa, appare vecchia senza esserlo, nessuno che tenti di valorizzarla davvero … eppure vale … boh, c’è già un’aria di resa e di sconfitta che sicuramente non attira granchè …
poi c’è la vetrina più bella e luccicante ma ancora senza manichino … lì sanno che comunque venderanno … anche se è paccottiglia a tanto al chilo … si vede che qui lisciano il pelo alla gente … sono i più audaci e moderni … e spregiudicati … sanno cosa interessa e quello vendono … fa niente se al primo lavaggio poi devi buttare tutto … lì non si va per il sottile … probabilmente venderanno più di tutti gli altri … è nell’aria … sembra che tutti gli altri si siano già arresi …
poi ci sono due ditte che condividono lo stesso reparto …
dovrebbero essere più o meno uguali e, invece, a ben guardare sono diversissime …
una ha adottato un manichino dall’espressione seria e rassicurante …
c’è la grisaglia grigia e il principe di Galles, la lanetta dei sottogiacca e le polo griffate, i pantaloni chino e i tailleur bluette femminili …
insomma uno stile fra Luisa Spagnoli e Guess per lei e da Armani a Pierre Cardin per lui …
mi chiedo chi comprerà quella roba che sembra già vecchia ora …
ma mi sbaglio sempre … comprano, comprano …
e proprio affianco c’è invece l’altro manichino che tradisce un po’ la merce che lo accompagna …
qui è una esplosione di maschio alfa … pantaloni con risvoltino, camicie fluo, slip panterati … è una offerta nuova, mai vista qui in provincia e soprattutto al sud … vedremo … altri due o tre scaffali stanno per essere attrezzati per le ditte ritardatarie se ce ne saranno … si vocifera di una marca per arredi religiosi tipo Savonarola …
ci saranno cilici medievali in nerbo di bue assieme a rosari di rubini e pietre preziose … tutta roba che non capisco a chi possa piacere …
sarà sicuramente di nicchia …
e poi si parla di un paio di altre ditte improvvisate che, mi dicono gli esperti, non mancano mai …
sono aziende familiari che sognano il colpo grosso senza sapere nulla di mercato e di vendite … se venderanno almeno il 4 per cento della merce sarà già un successo …
per gli altri, per i più attrezzati invece si parla del 30 e anche più se vogliono riaprire …
io non so come andrà a finire, non me ne intendo …
l’apertura è prevista per il 3 maggio …
la chiusura per il 3 di giugno …
io aspetto i saldi …
Apunto Serni
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