May 13, 2025

Che il carbone non fosse il migliore dei combustibili possibili lo sapevate, tant’è che avevate sottoscritto un protocollo perché la centrale fosse alimentata con policombustibile“.
Questo l’incipit del ragionamento con cui Michele Emiliano ha sostenuto la tesi di portare a Brindisi l’approdo del Tap.

Lo ha fatto nel corso della Giunta Regionale territoriale che si è riunita a Brindisi alla presenza degli enti e delle organizzazioni maggiormente rappresentative del territorio

 

Una cosa è sicura – ha detto il Presidente della Regione – il sistema industriale italiano va decarbonizzato. Lo abbiamo statuito alla Conferenza del Clima di Parigi.
Io mi sono posto il problema: come usciamo dal fatto che l’Italia ha sottoscritto gli impegni di decarbonizzare i grandi impianti che producono acciaio ed energia?
Per questo ho colto l’opportunità straordinaria che il Governo vuole portare sulle nostre coste il Tap, un investimento che ritengo strategico, importante e necessario per diversificare l’approvvigionamento di energia.
Ma perché portarlo tanto a sud da dover costruire 55 km di gasdotto in un territorio molto pericoloso dal punto di vista criminale? Questo fatto non ha nessuna giustificazione e secondo me va a finire male dal punto di vista giudiziario. Allora, il gasdotto potrebbe approdare tranquillamente a Brindisi dove arriverebbe in una zona industriale con un Km di area di rispetto e passerebbe in mezzo alle campagne”.

 

Emiliano enuclea i vantaggi dell’investimento: “Io ho chiesto all’azienda di avere forniture di gas a prezzo calmierato. Possiamo avere 3-4 miliardi di metri cubi annui di gas a prezzo uguale di quello del carbone. Questa operazione è vantaggiosa per la provincia di Brindisi ed evita il rischio di infiltrazione criminale (come ho già detto alla commissione antimafia).

 

Ed Enel?
Certo, non possiamo fare le nozze a spese dell’ Enel – ammette Emiliano -. L’azienda ha investito un sacco di soldi per ridurre al minimo l’inquinamento da carbone, ma va considerato che, nonostante gli investimenti, l’emissione di Co2 della Centrale di Cerano è spropositata rispetto all’impatto ambientale che avrebbe il gas del Trans Adriatic Pipelin.
Io sono pronto a fare una trattativa sul serio con Enel – dice l’ex Sindaco di Bari. Certo, so bene che la mia tesi può essere opinabile ma se qualcuno ha altre proposte si faccia avanti.

Quello che non posso accettare è, però, che qualcuno dica che possiamo andare avanti altri 30 anni con il carbone. Perché questa cosa non solo è sbagliata dal punto di vista della salute dei cittadini ma è giuridicamente impossibile perché l’Italia ha firmato un impegno per decarbonizzare. Tra breve qualunque gruppo di pressione potrà fare ricorso alla Corte di Giustizia e l’Italia andrà in infrazione perché ha le centrali a carbone.
Per me – continua Emiliano – è molto più importante la decarbonizzazione di Brindisi piuttosto che l’approdo del Tap in se per se. A me importa poco dove approda un tubo ma capisco bene che se arriva a Melendugno, Brindisi perde l’opportunità di chiedere pesanti compensazioni, mentre la cittadina leccese potrà chiedere al massimo il contributo alla festa patronale”.
Quello che non è possibile con me Presidente della Regione – conclude Emiliano – è che tutto questo avvenga nell’equivoco, cioè nel non detto, nel non chiarito, nel non approfondito, come è sempre accaduto in passato

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