Ho letto il comunicato di Forza Italia: un testo politicamente vuoto, pieno di attacchi personali e privo di una sola risposta concreta sul problema TARI.
Ma il passaggio davvero scandaloso è quando si parla di “pochi spiccioli” di risparmio per i cittadini.
Definire “pochi spiccioli” ciò che pesa sulle tasche dei brindisini è offensivo.
È un insulto verso chi ogni giorno si spacca la schiena, si spezza la spalla lavorando per portare a casa la giornata, verso chi fa sacrifici veri e paga puntualmente un’imposta che continua a crescere.
E la mancanza di rispetto diventa ancora più grave quando a parlare è il gruppo consiliare di Forza Italia, lo stesso gruppo che esprime due assessori – quello all’Ambiente e quello ai Tributi – che percepiscono 5.000 euro al mese ciascuno, proprio i diretti responsabili delle politiche legate alla TARI.
Chi incassa 10.000 euro complessivi al mese ha davvero il coraggio di dire ai cittadini che si tratta di “spiccioli”?
Questa è arroganza politica pura.
Questa è distanza totale dalla realtà.
Quanto alle allusioni sulle mie amicizie politiche, ricordo a Forza Italia che a Roma al Governo c’è un loro amico, non certo un mio riferimento.
Eppure non risulta che abbiano mai fatto pressione seria per ottenere risposte utili alla città.
Meglio attaccare Quarta, piuttosto che assumersi responsabilità.
Il consigliere Di Donna – e tutto il gruppo di Forza Italia – sa perfettamente quali sono le vere misure che potrebbero ridurre la TARI:
1. Scovare gli evasori totali, perché oggi a pagare sono sempre gli stessi.
2. Incrementare i controlli seri sulla raccolta differenziata, senza i quali i costi continuano a lievitare.
Se queste azioni non si mettono in campo, la domanda è legittima: perché?
E a questo punto è evidente che Forza Italia non è parte della soluzione, ma parte del problema.
Io invece, come sempre, ci metto la faccia:
ci vediamo in Commissione e poi in Consiglio Comunale, con numeri, documenti e proposte concrete.
Lascio a voi i comunicati pieni di slogan e vuoti di sostanza.
I cittadini sanno benissimo chi sta dalla loro parte e chi no.
Roberto Quarta
Presidente commissione ambiente
