Il presidente della Commissione Ambiente Roberto Quarta torna a puntare il dito contro l’Amministrazione con due iniziative che mettono al centro Tari, gestione dei rifiuti e vigilanza ambientale.
Nel primo comunicato Quarta denuncia “un immobilismo totale” sul tema della rimodulazione della Tari per le utenze non domestiche. Una questione che – sostiene – solleva “da oltre un anno” senza che siano arrivati passi avanti né dal capogruppo di Forza Italia Nicola Di Donna, né dall’assessore competente Caterina Cozzolino, né dall’assessora all’Ambiente Livia Antonucci.
Quarta bolla come “irrilevanti” le proposte messe in campo finora, dai 17 cestini aggiuntivi alle guardie ambientali, definite un servizio “del tutto inefficace”. Il cuore del problema, aggiunge, resta la revisione dei coefficienti Tari che oggi gravano in modo pesante su molte attività commerciali. “Calcoli e documentazione tecnica sono pronti da oltre un anno e dimostrano benefici immediati”, afferma.
Per questo ha convocato per martedì 2 dicembre la Commissione Ambiente, chiedendo la presenza dell’assessore Cozzolino e dei dirigenti Morciano e Falco. Nel prossimo Consiglio presenterà inoltre un ordine del giorno costruito sul lavoro tecnico già predisposto. “Adesso si vedrà chi vuole davvero ridurre i costi ai brindisini e chi, invece, con la sua inerzia continua a farli pagare”.
Parallelamente, Quarta ha depositato una formale interrogazione sulla convenzione tra il Comune ed Ekoclub International ODV per l’attività delle Guardie Ecologiche Volontarie.
Una richiesta di chiarimenti che nasce dalle “numerose segnalazioni dei cittadini” su abbandoni di rifiuti e degrado nelle stesse aree della città. Il presidente della Commissione chiede all’Amministrazione di rendere pubblici numero di ore svolte, eventuali sanzioni elevate e tutti i report prodotti, insieme alla documentazione dei rimborsi spesa.
La convenzione, ricorda, prevede un impegno fino a 32.400 euro l’anno per 225 ore mensili di vigilanza: “Una cifra che impone massimo rigore e trasparenza”. Quarta pretende risposta scritta entro 15 giorni e risposta orale nel primo Consiglio utile. “Brindisi – conclude – merita un servizio di vigilanza ambientale efficace e verificabile, non un impegno che resta solo sulla carta”.
