Il Palio dell’Arca di San Teodoro compie trent’anni. In occasione dei solenni festeggiamenti in onore di San Teodoro d’Amasea e San Lorenzo da Brindisi si terrà l’edizione numero “30” di un evento che unisce storia, mare, sport e tradizione.
La gara remiera si svolgerà nella serata di venerdì 5 settembre alle 21.30 nello specchio d’acqua antistante la Scalinata Virgilio, sul Lungomare Regina Margherita. Un luogo a dir poco suggestivo che rievoca la leggenda del recupero dell’urna contenente le reliquie di San Teodoro alla quale la stessa manifestazione si ispira.
La storica manifestazione realizzata dall’Asd “Vogatori Remuri Brindisi”, in collaborazione con l’Arcidiocesi Brindisi-Ostuni e Comune di Brindisi nell’ambito delle Feste Patronali, rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio. Dal 1995, continua l’opera di valorizzazione di questo appuntamento a partire dagli elementi originali che lo hanno caratterizzato negli anni per trasformarlo in un brand identificativo della città.
In maniera simbolica, il Rione Sciabiche ed il Villaggio Pescatori si sfideranno sui tradizionali “šchifarieddi”, imbarcazioni tipiche dei pescatori brindisini (i due mezzi su cui si svolgerà la gara sono stati acquistati grazie ai fondi destinati al settore turistico e culturale acquisiti attraverso il progetto Pin della Regione Puglia). Protagonisti in barca saranno i Vogatori Remuri reduci dalla partecipazione all’ultimo Meeting nazionale “Trofeo dell’Adriatico e del Mar Ionio”. La gara prenderà il via dalla Scalinata Virgilio. Da lì, i partecipanti correranno verso le barche per una competizione a staffetta mozzafiato.
L’evento si avvarrà della partecipazione dell’Amministratore parrocchiale della Cattedrale di Brindisi Don Mimmo Roma, del docente universitario Teodoro De Giorgio che fornirà dettagli storici circa l’evento e la leggenda; la conduzione dell’evento e la cronaca in diretta della gara saranno a cura del giornalista Nico Lorusso. Come sempre, un ricordo sarà dedicato ai vecchi vogatori e ai protagonisti della manifestazione che non ci sono più.
Il Palio dell’Arca, un po’ di storia:
Una leggenda popolare narra che ai primi dei XIII secolo, precisamente nel 1225, una nave veneziana proveniente da Euchaita in Oriente trasportasse le reliquie di S. Teodoro d’Amasea, soldato romano e martire della Chiesa Cristiana. Inseguiti dai Turchi, i marinai veneziani abbandonarono su una zattera, al largo del porto di Brindisi, l’urna contenente le spoglie del Santo per salvarla dalle razzie dei pirati. Alcuni pescatori si apprestarono a recuperare l’urna prima che si disperdesse in mare con il suo prezioso carico. Remando intensamente, ognuno di essi cercò di arrivare per primo. Rientrati nel porto, i pescatori la consegnarono all’arcivescovo Gerardo. Le reliquie furono riposte in una cassa di legno rivestita di lastre d’argento e poi, in processione, portate in Cattedrale. Provando a rievocare questa leggenda è nata l’idea di istituire una manifestazione che possa rappresentare per Brindisi un forte momento di aggregazione e diventare nel tempo una tradizione storico-religiosa nel contesto dei festeggiamenti dei Santi Patroni. Si è pensato a una competizione remiera tra imbarcazioni da pesca (šchifarieddi), di breve durata, veloce, entusiasmante per il pubblico.
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