Brindisi: Pizzolato, Ivone, Raho, Danucci, Ciano, Mannone (68′ Ferrara), Varsi (67′ De Vivo), Pollidori, Molinari, Ancora, Esposito (80′ Loiodice). A disp. Cattafesta, Ascione, Dinielli, Pellegrino, La Fortezza, Lorusso. All. Castellucci
Andria: Cilli, La Vopa, Di Ronza, Matera, Bova, Allegrini, Oliveira (63′ Volpicelli), Piccinni, Olcese, Lattanzio, Moscelli (92′ Lorusso). A disp.: Simone, Di Santo, Aprile, Ola, Botunno, Safina, Giraldi.
Arbitro: Chindemi di Vitrerbo coadiuvato da Pizzi e De Palma di Termoli
Ammoniti: Varsi, Ciano, Oliveira, Pollidori, La Vopa, Piccinni.
Rete: 30′ Molinari, 91′ Lattanzio
Brindisi non sfata il tabù della mancata vittoria negli scontri diretti.
Nelle gara più importante della stagione, i biancazzurri ci vanno molto vicino, ma la capolista Andria opera un vero e proprio colpo di mano e acciuffa il pareggio realizzando la rete dell’1-1 a tempo regolamentare scaduto.
Il Brindisi può recriminare per gli episodi (un paio di falli in area non ravvisati dal direttore di gara ed un fallo di mano di Lattanzio nell’occasione del gol andriese) ma il risultato è apparso giusto dal momento che le due squadre si sono divise anche un tempo a testa.
Nel primo, il pallino del gioco è andato all’Andria anche se il Brindisi non ha sofferto più di tanto, andando in vantaggio con Molinari nell’unico tiro in porta dei padroni di casa nella prima frazione.
Nel secondo, il Brindisi ha tenuto le redini della gara dimostrando di valere il vantaggio acquisito ma proprio nel finale l’Andria (che non è nuova ad imprese a tempo scaduto) è riuscita ad evitare di tornare a casa con le pive nel sacco.
La gara:
Nel primo tempo Brindisi e Andria si danno battaglia soprattutto a centrocampo. La gara non è bellissima anche perché è spezzettata dai tanti fischi dell’arbitro Chindemi, deciso a non far passare nulla.
Lo si capisce già al 3′ quando il Sign. Condemi ammonisce Varsi giudicandolo colpevole di simulazione.
Il primo brivido-gol è all’8′ quando il fischiatissimo Moscelli si destreggia tra un nugolo di avversari e lascia partire un tiro che termina fuori dallo specchio della porta.
Al 13′ è ancora protagonista l’ex di turno (assieme ad Oliveira – vittima di un increscioso episodio prima del match) ma in questa occasione è bravo Pizzolato ad abbandonare i pali e sventare l’azione.
La partita continua con batti e ribatti a centrocampo e pochissime azioni da rete. Due palle buone le ha Lattanzio al 25′ ma prima non controlla un ottimo servizio di Olcese, poi non riesce a ribadire in rete di testa su un’uscita incerta di Pizzolato.
L’Andria insiste ma come accade nel calcio, nel massimo momento di pressione di una squadra, sono gli avversari a passare in vantaggio. La retroguardia ospite si lascia sorprendere da un micidiale contropiede di Molinari, imbeccato da un lunghissimo rilancio di Danucci. Il capocannoniere del campionato è bravo a mantenere la calma e battere Cilli con un preciso diagonale a fil di palo.
La reazione della capolista è flebile e non preoccupa Pizzolato.
Nel secondo tempo, la pressione andriese è più insistente ed il Brindisi ha maggiori spazi di manovra. La gara diventa molto più bella e fioccano le azioni da rete.
Gli ospiti vanno vicini alle rete al 9′ con un calcio di punizione di Moscelli che si stampa sulla traversa.
Il Brindisi risponde tre minuti dopo con Ancora, il cui diagonale è parato dal bravissimo Cilli.
Al 14′ il Brindisi pareggia il conto dei legni: è Esposito, lanciato da Pollidori, a far tremare il palo alla destra del portiere ospite con un sinistro di rara potenza.
I biancazzurri giocano meglio rispetto al primo tempo anche perché Ancora arretra di qualche metro il suo raggio d’azione per aiutare un centrocampo che nella prima fase della gara aveva lasciato troppo spazio alla manovra ospite. L’Andria, invece, appare in sofferenza con Oliveira a corto di fiato e Lattanzio che si estranea troppo spesso dalla manovra.
I baresi cercano di cambiare l’inerzia della gara inserendo Volpicelli per Oliveira. Castellucci risponde sostituendo Varsi con De Vivo. Al 27′ Mannone è costretto ad uscire per infortunio, al suo posto Ferrara.
Nell’ultimo quarto d’ora la capolista preme alla ricerca del pareggio. Moscelli si rende pericoloso due volte. La prima al 30′ con un tiro centrale parato senza problemi da Pizzolato ed al 34′ con un colpo di testa ravvicinato che lambisce il palo.
Al 35′ Esposito (acciaccato) lascia il posto a Loiodice. L’Andria insiste ed al 90′ arriva la rete del pareggio grazie Lattanzio, bravo a destreggiarsi sulla sinistra (con sospetto fallo di mano) e battere Pizzolato con un sinistro al fulmicotone.
Finisce cosi. Con l’estrema delusione dei 3000 del Fanuzzi che già pregustavano il prestigioso sgambetto
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