June 9, 2025

Abbiamo più volte sostenuto, con riferimento a Brindisi, che l’immagine di una città dipende tanto dai suoi profili urbanistici; come la stazione, primo approdo di chi arriva da altri luoghi vicini o lontani e poi i parcheggi, le barriere architettoniche, i servizi igienici pubblici, un efficiente servizio di igiene urbana, il servizio di trasporto pubblico, la segnaletica stradale, la qualità del manto stradale, il traffico, l’organizzazione anche oraria dei cantieri aperti per lavori di opere pubbliche.

Intendiamo soffermarci su quest’ultimo aspetto, oggetto di vari  interventi e denunce pervenute ad Adiconsum negli ultimi giorni, in particolar modo di cittadine e cittadini vittime di attese infinite per percorrere in auto pochi chilometri, da una parte all’altra della città.
E, anche, di chi proviene dalle strade limitrofe dove sono in corso lavori in capo all’Anas.

Crediamo che tali criticità non dovrebbero più trovare cittadinanza nel 2025 e, a tal proposito, sarebbe utile prende esempio da città anche al di fuori dei confini europei, in cui i lavori stradali che impongono ingorghi vari vengono programmati sempre di notte.

Certamente questo comporta un costo più alto dei lavori, perché vanno riconosciute indennità aggiuntive a chi lavora di notte; ma in periodi in cui si raggiungono anche oltre i 40 gg tali maggiori costi dovrebbero ritenersi comunque un diritto per i lavoratori e, soprattutto, un dovere sociale per qualsiasi committente pubblico affinché si assicuri a loro salute e sicurezza e, contestualmente, ai cittadini il diritto di fruire di una città che li rispetti.

Pertanto, la scelta di organizzare i lavori stradali in notturna, non andrebbe presa solamente a seguito della evidente disperazione delle persone vittime di tali disservizi, bensì si tratterebbe di una scelta da privilegiare sempre, perché contribuisce a fornire tre risposte: ai lavoratori in tema di salute e sicurezza sul lavoro, ai cittadini ai quali si evitano ingorghi stradali con tutte le conseguenze del caso, ai turisti ai quali si offre una immagine di una città ordinata ed efficiente.

Queste sollecitazioni e sensibilizzazioni vanno colte da chi ha responsabilità di governo locale, affinché sia migliorata l’immagine e la funzionalità di Brindisi, mediante il dialogo e la condivisione sociale della programmazione amministrativa.

Tener conto delle opportunità, delle necessità, delle criticità evidenziate tramite le organizzazioni di rappresentanza, da cittadine e cittadini, da consumatrici e consumatori di servizi, oltre che di prodotti, contribuisce ad avere una visione complessiva di chi vive quotidianamente la realtà del nostro territorio.

Ricordando sempre che il progetto  Navigare il futuro che ha caratterizzato la candidatura di Brindisi a Capitale italiana della cultura 2027, deve continuare a rappresentare una bussola per gli amministratori e per gli amministrati tutti, nessuno escluso, al fine di esaltare e non deprimere questo territorio che è unico e meraviglioso.

 

Gianfranco Solazzo

 

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