La F.A.I.L.M., con il Segretario Generale Claudio Capodieci interviene alla luce delle preoccupazioni crescenti e delle recenti denunce sulla grave situazione dei lavoratori della storica platea Versalis di Brindisi, in particolare per i dipendenti dell’ATI Revisud e Mati Srl, desidera ribadire con forza la propria posizione, già manifestata con chiarezza sin dai primi momenti delle trattative.
Nel prendere atto dell’esistenza e della sottoscrizione, in data 10 Marzo 2025, del Protocollo d’Intesa presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) da parte di altre sigle sindacali nazionali e territoriali, tra cui la CISL, che oggi protesta per la garanzia dei livelli occupazionali, la F.A.I.L.M. ha sempre mantenuto una posizione critica e di profonda riserva nei confronti di tale accordo. Sin dai primi incontri in Prefettura di Brindisi e al MIMIT, abbiamo costantemente evidenziato come il Protocollo fosse intrinsecamente lacunoso e insufficiente a garantire una reale, concreta e duratura tutela occupazionale per le platee storiche dell’indotto, ritenendo che non offrisse gli strumenti adeguati a fronteggiare le complessità e le fragilità strutturali del sistema degli appalti in un contesto di transizione industriale.
Oggi, purtroppo, assistiamo alla drammatica conferma delle nostre preoccupazioni. La crisi che sta travolgendo i lavoratori dell’ATI Revisud e Mati Srl non è un evento inaspettato, ma la triste e prevedibile conseguenza delle debolezze e delle mancanze di un protocollo che, a nostro avviso, non ha mai fornito le garanzie reali e vincolanti che servivano per questa platea di lavoratori. Non possiamo accettare che le problematiche attuali vengano ridotte a una semplice “mancata applicazione” di un accordo che, fin dall’inizio, abbiamo criticato per la sua inadeguatezza strutturale nella tutela dell’occupazione storica dell’indotto.
Le lacune di quel protocollo stanno emergendo con tutta la loro drammaticità sulla pelle dei lavoratori. Non bastano le parole di circostanza; serve la volontà politica e industriale di assumersi responsabilità concrete e di rimediare alle carenze di un accordo che si è dimostrato inadeguato.
La F.A.I.L.M. non ha mai smesso di lottare per i diritti di tutti i lavoratori e non si accontenta di soluzioni effimere. Chiediamo con urgenza e determinazione:
1. Impegni vincolanti e verificabili da parte di Eni/Versalis e di tutte le aziende coinvolte, per la ricollocazione o il mantenimento occupazionale, con l’utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali necessari e piani di riqualificazione efficaci e certi.
2. Che si prenda atto delle reali carenze di quel Protocollo: si affronti la realtà che questi lavoratori non sono garantiti e si predispongano strumenti veri per la loro tutela, non più basati su false aspettative.
Di fronte a questa grave situazione, e considerando l’evidente incapacità del Protocollo sottoscritto da altri a garantire la piena occupazione, la F.A.I.L.M. ritiene indispensabile e urgente l’intervento del Prefetto di Brindisi, Dott. Luigi Carnevale, nominato Commissario Straordinario per il processo di reindustrializzazione dell’area con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 4 aprile 2025.
Riteniamo che la sua figura, dotata di poteri speciali e di un mandato chiaro per la salvaguardia dei livelli occupazionali e il rilancio imprenditoriale, sia l’unica in grado di sbloccare l’attuale impasse e di imporre soluzioni concrete e durature.
Il Segretario Generale della F.A.I.L.M., Claudio Capodieci, chiede pertanto al Commissario Straordinario Prefetto Carnevale di:
1. Convocarci immediatamente a un tavolo specifico e urgente, presieduto dalla sua persona, per affrontare la crisi dell’ATI Revisud e Mati Srl e l’emergenza occupazionale della platea Versalis, coinvolgendo tutte le parti istituzionali e aziendali necessarie (Eni/Versalis, le aziende dell’ATI, il MIMIT e gli enti locali).
2. Utilizzare i pieni poteri commissariali per imporre alle aziende coinvolte soluzioni che garantiscano la piena continuità occupazionale, anche in deroga a quanto dimostratosi insufficiente nel Protocollo del 10 Marzo.
3. Assicurare un monitoraggio costante e trasparente dell’applicazione delle garanzie occupazionali e dei piani di ricollocazione, che non lascino spazio a interpretazioni o ambiguità.
La F.A.I.L.M. è pronta a offrire la massima collaborazione al Commissario Straordinario, ma non esiterà a mettere in campo tutte le azioni di protesta necessarie qualora non si trovino soluzioni immediate e concrete che tutelino il futuro dei lavoratori. Confidiamo nell’autorevolezza e nell’impegno del Prefetto Carnevale per trasformare questa crisi annunciata in un percorso di vera e sostenibile reindustrializzazione con piena occupazione.
Ufficio stampa FAILM
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