Il Consiglio dei ministri ha ufficializzato il nuovo giro di nomine ai vertici delle Prefetture. A Brindisi arriva Guido Aprea, che subentra a Luigi Carnevale, destinato a guidare l’ufficio territoriale del governo di Pescara.
Per Aprea si tratta di un ritorno in un territorio che conosce profondamente. Il governo gli affida la Prefettura in un momento che richiede equilibrio, competenze e un approccio capace di tenere insieme questioni sociali, reindustrializzazione, il futuro del porto e delle grandi infrastrutture. Una fase complessa, insomma, dove la guida di una figura tecnica, abituata ai dossier operativi e alla gestione di contesti delicati, può fare la differenza.
Classe 1966, originario di Bari, laureato in Giurisprudenza e dottore di ricerca in Diritto pubblico dell’economia, Aprea porta con sé una carriera lunga e articolata, costruita tra Puglia e Toscana. Oltre agli incarichi istituzionali, vanta una solida attività accademica: cultore della materia in diritto civile, docente universitario di Diritto amministrativo e Diritto dell’Ambiente marino, formatore per la Scuola superiore della Pubblica amministrazione locale e per il Ministero dell’Interno. Ha pubblicato saggi su autorizzazioni di polizia, giustizia amministrativa e beni culturali.
Nel Brindisino ha già trascorso una parte significativa della sua attività: viceprefetto, componente del Comitato regionale di Protezione civile, membro della struttura d’emergenza per gli incendi boschivi, presidente o componente di commissioni tecniche e arbitrali. Conosce bene anche gli equilibri – e gli squilibri – della vita amministrativa dei Comuni, avendo assunto funzioni di commissario straordinario a Erchie, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Ceglie Messapica, Francavilla Fontana e successivamente in diversi centri della provincia di Lecce. A Gallipoli firmò, insieme al Ministero dell’Interno, un accordo per la sicurezza integrata.
Un capitolo significativo della sua esperienza riguarda il porto di Brindisi: da segretario generale dell’Autorità portuale coordinò la nascita del Protocollo di legalità con la Prefettura, un modello ancora oggi unico in Italia, pensato per blindare le procedure di concessione e autorizzazione da tentativi di infiltrazione criminale.
Prima di rientrare in Puglia, Aprea è stato prefetto di Massa-Carrara, ruolo che lo ha messo alla prova su emergenze industriali, questioni ambientali e criticità territoriali, consolidando un profilo operativo abituato a intervenire su fronti diversi.
A lasciare Brindisi è il prefetto Luigi Carnevale, che continuerà però a seguire un dossier decisivo per il territorio: la decarbonizzazione della centrale Enel “Federico II”. Il governo lo ha confermato commissario del Tavolo dedicato alla riconversione dell’area, considerata strategica.
