Nel pomeriggio di lunedì, al termine di una complessa attività investigativa condotta dai Commissariati di P.S. di Ostuni (BR) e Taurisano (LE), con il coordinamento della Divisione Sirene – Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno, è stata rintracciata in Wisbaden (Germania) una bambina di due anni e mezzo che la madre aveva rapito il 20 ottobre scorso dal Centro di Accoglienza “La Nostra Famiglia” in Ostuni.
Il rapimento della piccola è stato eseguito con una dinamica estremamente pericolosa: nel corso di un colloquio autorizzato dal Tribunale dei Minori di Lecce, la madre aveva lanciato dal balcone della sala colloqui la bambina facendola cadere nel vuoto per oltre 5 metri.
La piccola era stata presa “al volo” dall’attuale compagno della donna, un pluripregiudicato di Ugento (LE), che aveva appositamente parcheggiato la propria auto sotto il balcone ed era salito sul cofano anteriore.
Poi, si era lanciata la mamma, la quale dapprima era caduta di spalle sullo stesso cofano poi era rimbalzata rovinando al suolo.
I due poi, insieme alla bambina, erano fuggiti in Germania laddove la piccola è stata rintracciata.
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