Signor Viggiano (ometto il “caro” per i motivi che più avanti comprenderà), è l’amarezza che mi spinge a indirizzarle questi righi a poche ore dalla conclusione dell’incontro Enel Basket Brindisi – Umana Reyer Venezia.
Un incontro già perso in partenza in considerazione del valore della squadra in cui Lei milita, ma soprattutto per la mancanza, in quella brindisina, del pivot titolare. Eppure, nonostante questo handicap, l’Enel Basket ha rischiato di vincere…
Ma non è di questo che intendo parlarle. Sul resoconto sportivo altre penne più qualificate esprimeranno le opportune valutazioni tecniche.
Ciò su cui voglio richiamare la Sua attenzione è invece l’aspetto umano. Proprio così! Perché, nel caso dovesse sfuggirle questo particolare, lo sport è fatto soprattutto di valori. I risultati e le performance rappresentano solo la cornice degli eventi. O almeno così dovrebbe essere.
Ebbene, dove Lei ha mancato completamente è proprio su questo piano!
I tredici punti messi a referto sono stati mortificati dall’atto per niente sportivo degli ultimi secondi della partita: quelli della schiacciata in reverse con cui volutamente ha dato uno schiaffo ai tifosi brindisini.
La Sua è stata un’azione alla Maramaldo, quella in cui uccide il capitano Francesco Ferrucci oramai morente ai suoi piedi.
Ma questo accostamento non Le dirà nulla perché Lei, nonostante il passaporto italiano, non è italiano!
Non è italiano perché non spiccica una parola della nostra lingua e, tantomeno, la comprende. Ma, soprattutto, perché non possiede l’umanitas e la pietas che noi italiani abbiamo per diritto di nascita.
Qualità che certamente ˗ nonostante la farraginosa regolamentazione di passaportati, extracomunitari e cotonou ˗ non poteva ereditare dai nonni della Basilicata.
Nel caso che non avesse ancora ben compreso cercherò d’essere più chiaro.
Lei, Sig. Viggiano, nell’incontro di domenica sera, rappresentava l’ex di turno, avendo fatto parte della nostra squadra nella stagione 2012-13.
Il fatto di non aver ricevuto dalla tifoseria brindisina un caloroso applauso di ben tornato dovrebbe farle ricordare che, in quel periodo, non ha dato molto alla squadra.
Ha visto, invece, il trattamento riservato all’altro ex della serata?
Cedric Simmons è stato accolto da una standing ovation che ha dimostrato tutto l’affetto e la riconoscenza che questo pubblico sportivissimo nutre per chi indossa con il cuore (e non solo per contratto) la casacca bianco-azzurra.
Sig. Viggiano, che motivo c’era, a risultato già ampiamente acquisto dalla Sua squadra e sul filo della sirena di fine partita, fare quella schiacciata? E farla, oltretutto, volgendo le spalle al Suo ex pubblico? Avrebbe potuto depositare la palla a canestro con la mano “morbida”, aggiungendo ugualmente i due punti al Suo bottino personale e a quello della Sua squadra.
E invece no! Perché? Non si giustifichi dicendo che il gesto è attribuibile alla “trance agonistica” del momento. Ha mai visto un giocatore di calcio quando segna un gol alla sua ex squadra? Non esulta platealmente, non tira su la maglietta, non alza il dito al cielo. Tutto questo per rispetto agli amici d’un tempo.
La verità ˗ la cruda verità ˗ è che Lei, Sig. Viggiano, deve ancora acquisire esperienza, non certo dal punto di vita tecnico, ma caratteriale.
Lo sa come si chiama il suo comportamento di domenica sera? Ingratitudine! Verso la Sua ex Società, il Suo ex coach, i Suoi ex supporters.
Niccolò Machiavelli ha dedicato una poesia (“Dell’ingratitudine”) all’amico Giovanni Folchi: “Allor nel mondo Ingratitudo nacque. / Fu d’Avarizia figlia e di Sospetto: / nutrita ne le braccia de la Invidia, / de’ Principi e de’ Re vive nel petto”.
Naturalmente Lei non può sapere molto di Machiavelli perché non è italiano…
Sig. Viggiano, Le auguro ogni soddisfazione sportiva, così come auguro a me e alla mia città di non vederla più calcare il parquet del Palapentassuglia!
Guido Giampietro
bella complimenti , ma qualcuno che gliela traducesse ,perchè non spiccica una patola della nostra lingua….dù ciucciu , dopo tanti anni
Chiunque abbia scritto questa lettera è un gran deficiente! Ma in che mondo vive?! Scrive un trattato per piagnucolare perché Viggiano ha schiacciato in reverse contro la sua ex squadra quando la partita era gia vinta?! Ma per favore, ma poi che cosa centra la pietas e Machiavelli, lui è un professionista e nel basket questi sentimentalismi si lasciano a casa!