
E’ la truffa scoperta oggi dai militari del Corpo Forestale dello Stato su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.
L’operazione ha coinvolto un’azienda di Fasano (Brindisi) ed ha portato ad iscrivere sei persone nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato della frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari.
La truffa è stata scoperta grazie all’impiego di una tecnica innovativa del riconoscimento del Dna delle “cultivar di olivo” presenti nell’olio. Insomma una specie di Tac che rivela l’analisi molecolare dell’olio e utilizza la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (Nmr), in combinazione con l’analisi statistica multivariata, per scoprire la reale identità dell’olio di oliva e smascherare le frodi.
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