Domani, Giovedì 10 Marzo, a partire dalle 18;30 l’Istituto della Città degli Imperiali in collaborazione con Taberna Libraria di Latiano darà vita ad una serata tra letteratura e musica per un evento dedicato a Napoli, con ospite lo scrittore Stefano CRUPI reduce dalla pubblicazione del suo ultimo libro dal titolo “Ad ogni santo la sua candela” che narra dei sotterfugi di un giovane deciso a fare carriera in un meccanismo di corruzione e raccomandazioni.
Un’opera, quella di Stefano CRUPI, vincitore della 4^ edizione di “Adotta un Esordiente”, (concorso annuale rivolto alle scuole e organizzato da Taberna Libraria), che sposa pienamente l’argomento scelto dall’ITES “Calò”, guidato dalla preside Maria Antonietta TODISCO, che oltre alla normale scuola statale, svolge con successo anche corsi serali gestiti dal responsabile, il prof ARGENTIERI. La dirigenza dell’istituto tecnico francavillese per la “Settimana dello Sudente” ha infatti scelto un tema caldo ed attuale: il lavoro e l’esasperazione di come lo si vuole a tutti i costi raggiungere.
Si parte da uno spaccato di una famiglia di Napoli, per parlare comunque delle bellezze di questa città, bellezze sempre “dietro l’angolo”.
Appuntamento quindi alle 18:30 di domani 10 marzo all’interno dell’Istituto Tecnico Economico “Calò”.
Stefano CRUPI è nato a Caserta. Giornalista dal 2010, si occupa di cronaca e attualità ed ha scritto di libri e di economia per alcune testate locali. Nel 2014 ha esordito per Mondadori con il romanzo “Cazzimma”. Sull’onda del successo della sua prima opera ha proseguito a scrivere su tematiche di forte impatto sociale. Il 12 gennaio scorso è infatti stata pubblicata la sua seconda opera “A ogni santo la sua candela” edita sempre da Mondadori.
Il protagonista di “A ogni santo la sua candela” è Ernesto, un ragazzo determinato a riscattare le sue umili origini. La madre di Ernesto, Maristella, ha avuto una gioventù difficile nei Quartieri Spagnoli di Napoli ed è diventata una donna ambiziosa e calcolatrice. Dopo la laurea in economia di Ernesto è pronta a spingere il figlio verso l’alto sfruttando come leva il garbuglio di raccomandazioni e corruzione che in parte caratterizza ancora l’universo lavorativo nel nostro paese. Ernesto dal canto suo ha interiorizzato le volontà e lo spirito della madre ed è pronto a muoversi nel mondo senza farsi scrupoli: la sua ascesa, favorita dai rapporti della madre in passato con il boss Alfonso Malatesta, lo costringerà tuttavia a lavorare e vivere all’interno di “un meccanismo che si fa sempre più pressante”.
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