Sarebbe stato uno sfottò, una battuta di scherno pronunciata davanti ad altre persone ad aver fatto scattare la follia fratricida in Marco Falco, 34 anni.
Il tutto è accaduto tra gli sguardi sbigottiti ed increduli delle tante persone che nel pieno del sabato sera affollavano i tavolini all’esterno del Peddy Bar, nella trafficatissima Via Appia.
Dalla mano di Marco sono partiti oltre 10 fendenti di coltello verso l’addome e altre parti del corpo del fratello maggiore Ezechiele Giuseppe, 39 anni.
Dopo le coltellate, Marco Falco è fuggito, lasciando il fratello in una pozza di sangue.
Il primo soccorso a Giuseppe è stato offerto dal personale del bar. Subito dopo sono state chiamate le forze dell’ordine e i sanitari del 118.
Sul posto sono giunti i Carabinieri del Comando di Brindisi e gli agenti delle Volanti. I sanitari del 118 hanno caricato il ferito sull’autoambulanza e l’hanno trasportato presso l’ospedale di Brindisi.
Successivamente, stante la gravità delle ferite riportate, il maggiore dei fratelli Falco è stato trasferito presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce, nel cui reparto di terapia intensiva cardiochirurgica è tutt’ora ricoverato in prognosi riservata.
Le forze dell’ordine hanno acquisito i filmati del sistema di videosorveglianza e si sono messe subito sulle tracce del “fratello coltello”. Marco Falco è stato rintracciato nella notte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi e tratto in arresto in flagranza di reato, per tentato omicidio.
Per lui si sono aperte le porte della casa circondariale di Brindisi.
Il fratello lotta tra la vita e la morte, anche se i medici del nosocomio leccese si sono mostrati ottimisti sulle possibilità di guarigione.
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