May 13, 2025

Consapevoli delle non poche difficoltà degli enti locali, l’amministrazione comunale di Torre Santa Susanna non lascia che una “costola” del suo apparato resti priva di attenzione: la cultura.

Per offrire l’emozione che solo il teatro dal vivo sa e può dare, l’Amministrazione comunale, attraverso il suo specifico rappresentante, il delegato alla cultura e teatro, il dott. Tiberio Saccomanno, organizza la rassegna: “Aprile a Teatro”.
Una rassegna di spettacoli teatrali che fa seguito alla presentazione di libri di autori, e cantautori, del nostro territorio salentino, denominata “Foyer d’autore” – svoltasi da dicembre a marzo – e un cineforum, “Cine Qua Non”, che ha visto la stessa Amministrazione, patrocinare l’iniziativa voluta da un gruppo di giovani, affiancati da “Teatro e Vita”, da altre associazioni culturali e sociali del proprio territorio e avallata dal delegato alla cultura e teatro.

 

Nonostante la difficilissima situazione economica generale e, ancor di più, del teatro italiano, l’Amministrazione di Torre Santa Susanna, e il sostegno dell’associazione “Sporting Village”, con “Aprile a Teatro”, non rinuncia a mantenere il profilo dell’attività culturale, formativa ed educativa – non di meno divertente – che rende orgoglioso tutto l’intero comune.

 

Per rimarcare la funzione fondamentale del Teatro come spazio di riflessione, riconoscimento e sviluppo per una comunità, in questo momento di difficoltà economica, i costi dei biglietti sono davvero favorevoli. Un segnale di attenzione importante per sostenere il diritto alla cultura come investimento strategico per la crescita delle persone e la coesione sociale del nostro territorio.

 

 
Il primo appuntamento è per sabato 9 e domenica 10.
Sul palcoscenico, la compagnia “Teatro e Vita” con “Tra…dire e (af)fare, il matrimonio può saltare”, di e con Gino Cesaria.

La commedia è tratta da una pochade francese di a fine ‘800.
Onesto Incostante, ricco e maturo commerciante, cerca di sottomettere alla sua volontà la bella e più giovane moglie, Benedetta Mazza. Il testardo commerciante, suo malgrado, si trova coinvolto in una vicenda che vede interagire con lui gli altri personaggi: Evacuo Felice e Amalia De Lana, coppia apparentemente rispettabile; Assunta Di Sabato, non più giovane cameriera di casa e, infine, Allegro Gagasio, giovane nullafacente, alla continua ricerca di sospirate avventure.
Ad assistere Onesto, che rischia di rimanere stritolato dalla vicenda, sarà un settimo, apparentemente muto, personaggio: il bastone “pettegolo”, da cui ad un certo punto comincia a dipanarsi la matassa oltremodo ingarbugliata.
Una messa in scena di sicuro effetto che trascinerà lo spettatore in un’epoca indefinita, nella quale ritroverà un piacevole divertimento, un linguaggio e un’attualità del tutto semplici e vicini al moderno sentire.

 
Il secondo appuntamento è per sabato 16.
Marco Todisco, “figlio” artistico di Enrico Brignano, ma figlio naturale anche di questa terra (il papà ha origini torresi), è uno dei protagonisti di: “Sei mai stato innamorato?”, dell’associazione cul.le “Poi ve lo dico”. Testo e regia di Fabrizio Nardi (Pablo&Pedro)

Una domenica pomeriggio, come altre, Marco e Manuel, venticinquenni emancipati, si ritrovano, tra un sms e un tweet, per fare il resoconto delle rispettive conquiste, virtuali e consumate, della settimana. L’amicizia tra i due “tombeur de femmes” sta per essere messa a dura prova da una crisi di coscienza di Manuel, che rivela all’amico di voler cambiare vita, di “volersi innamorare”. Tale dichiarazione, confermata dalla preoccupazione di Patrizio, fratello invadente di Manuel, e dall’interessamento della Signora Fontana, vicina impicciona, getta Marco nel panico. Marco tenta invano di riportare “l’amico confuso” sulla “retta via”, minimizzando, dissimulando, sdrammatizzando, ma il desiderio di Manuel è forte al punto da convincere “l’amico riluttante” a prestarsi come complice….
Una commedia brillante, dai temi attuali, che, con leggerezza, divertenti battute ed esilaranti situazioni, riscopre e rispolvera la legge più vecchia del mondo:
“L’amore vince tutto, anche noi cediamo all’amore”(Publio Virgilio Marone)

 
Domenica 17, ritorna la compagnia “Teatro e Vita” con “Tra…dire e (af)fare, il matrimonio può saltare”, di e con Gino Cesaria.
Venerdì 22, si prosegue con l’interessante ritorno del Magistrato-attore Salvatore Cosentino che presenta: “Salvo Gaber”.

Con questo nuovo spettacolo, Salvatore Cosentino si cimenta nel teatro-canzone di Giorgio Gaber adattandone liberamente i testi. La particolarità del lavoro di Cosentino sta nel fatto che in “Salvo Gaber” vengono riesumati brani non molto conosciuti, che proprio per questo sorprenderanno per la loro bellezza e la loro originalità.
E così, con profondità e leggerezza Cosentino, evocando il suo Maestro, tratta di eguaglianza, di psicoanalisi, di inesorabile perdita dei valori, di buonismo, di finta solidarietà, di solitudine, ma anche di amore, di paternità, di educazione dei figli e delle sue spesso devastanti conseguenze.
Il tutto tra monologhi e “canzoni recitate”, per far rivivere sul palcoscenico una figura che tanto ha da insegnare a chi ha capito che i sogni più belli si fanno da svegli, fra pensieri concreti e pragmatici e vellutata ironia.
A chiudere la rassegna “Aprile a Teatro”, sabato 30, ci pensa Roberta Natalini con: “Le Rose d’acciaio” (L’Ilva e le sue donne).

L’attrice Roberta Natalini, il giornalista Maurizio Distante e la video maker Silvana Padula hanno realizzato un progetto che presta attenzione alle voci delle madri, mogli, figlie e fidanzate di coloro che lavorano all’interno della mega azienda.
Le rose d’acciaio è uno spettacolo-documentario che si misura con uno degli aspetti meno noti, quindi più difficili da maneggiare, riguardanti l’universo Ilva: lo sguardo delle donne sulla fabbrica. Mamme, figlie, mogli, fidanzate, sorelle e compagne che filtrano l’aria quotidianamente respirata dagli operai, i loro uomini, restituiscono un quadro inedito del microcosmo Ilva.
Lo spettacolo da voce a quelle donne, mettendo in scena paure, speranze, visioni, sentimenti e presentimenti che solo l’universo femminile può elaborare. Sul palco l’attrice Roberta Natalini, regista ed autrice dello spettacolo, attraverso tre monologhi, alternati alla proiezione di filmati realizzati sul territorio tarantino ed accompagnata dalle note del pianista Danilo Leo, cercherà di sviscerare ed affrontare tre problematiche legate al discorso Ilva: SALUTE – LAVORO – AMBIENTE, ripercorrendo e ricostruendo ciò che l’Ilva è stata e continua ad essere a partire dal giorno della sua nascita.

Parteciperà Alessandro Marescotti, tra i fondatori di peacelink.
“Premio Honoris Causa”, a Ravenna, per giornalismo d’Inchiesta.

 

 

Informazioni e prenotazioni:
3394964127; 3801231566; 0831746449
Botteghino Teatro comunale, Tel. 0831 740413
Ufficio Spettacolo e Cultura: 0831 741202

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