Riportiamo integralmente la lettera ai brindisini di Angela Carluccio, candidata alle primarie per Noi Centro
Sono Angela Carluccio, moglie e mamma di tre figli, sono avvocato e soprattutto brindisina. Quando Noi Centro mi ha proposto di candidarmi a sindaco della mia città, non vi nascondo di aver provato un brivido e una grande emozione. Subito dopo però mi sono chiesta se io sia in grado di assumere un ruolo così solenne e prestigioso.
Sono nata e cresciuta a Brindisi, qui ho scelto di restare per coltivare la mia formazione professionale, i miei sogni. Mi sono realizzata come donna sposando l’uomo che amo e mettendo al mondo tre splendidi bambini che riempiono la mia vita. Svolgo la professione che desideravo sin da ragazzina, perché per me il rispetto della legge non è solo una regola ma un principio intorno al quale ho costruito tutta la mia vita.
Potrei considerarmi una donna realizzata e paga di quello che ha raggiunto, eppure al contrario sento che proprio chi come me ha centrato i propri obiettivi, ha il dovere di fare in modo che anche altri abbiano la possibilità di percorrere la loro strada e tagliare i traguardi desiderati.
Brindisi, la nostra meravigliosa Brindisi, è una città benedetta dalla natura, toccata da una storia millenaria e piena di opportunità uniche che spesso si lascia sfuggire. Sento che la mia città ha diritto ad avere un’opportunità di rilancio e rinascita. Occorre uno sguardo sereno e limpido, non offuscato da interessi personalistici.
Io amo profondamente la nostra città e mi fa rabbia che ancora oggi esistano tante ambiguità, tanta confusione e tanta incertezza sul suo futuro. Una città in cui le periferie sono dimenticate e lo stesso centro storico, seppure rimesso in ordine, è desolatamente vuoto, con le attività commerciali che annaspano o muoiono.
Brindisi vive una situazione di emarginazione territoriale e personale che preclude anche la speranza a una generazione intera che, con la speranza, ha perso anche la fiducia.
Ecco, quando mi è stato chiesto di candidarmi a sindaco di questa città, ho pensato a Camilla, Giorgia e Gianmarco, ma anche ai figli di tutti i brindisini, da quelli che ogni giorno hanno difficoltà a portare un piatto a tavola a chi spera di vederli crescere e realizzare nella loro città, senza essere più costretti a fare le valigie per trovare una strada dignitosa.
Per questo mi sono risposta sì, me la sento.
Voglio mettermi a disposizione della mia città, Brindisi, e fare la mia parte. Ma ho bisogno del vostro aiuto. Se avete voglia come me di percorrere insieme questa strada, non abbiate paura. Insieme ce la faremo.
Angela Carluccio
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