Le iniziative assunte sia da Nando Marino che dal Partito Democratico in direzione di una trasparenza amministrativa di cui il sindaco Carluccio e la sua maggioranza devono farsi carico attraverso la pubblicizzazione dei certificati penali di tutti i componenti le strutture di governo cittadino, nonché, quand’anche esse non siano previste per legge, delle rispettive situazioni patrimoniali, sono sicuramente meritevoli di approvazione e apprezzamento.
Pur tuttavia, se possono essere considerate utili a toccare qualche nervo scoperto della coalizione che sostiene il sindaco, e delle stesse scelte del nuovo primo cittadino, è pur vero che non pare possano essere considerate sufficienti a recuperare quel livello di attenzione, di credibilità e di consenso da parte della opinione pubblica brindisina, che, in buona sostanza, è ciò che ci è mancato per vincere la competizione elettorale.
Per essere ancora più chiari, è doveroso, necessario, e, soprattutto, urgente aggiungere agli argomenti propri della legittima e naturale polemica politica, ulteriori elementi di dibattito molto più dei primi sentiti come vitali e importanti dai brindisini.
Proprio in queste ore è in corso un serrato confronto sul futuro del settore aeronautico. Dall’attuale maggioranza (e dintorni) nessuna proposta, a meno che non si intendano far passare per tali alcune opinioni dai fragili e insostenibili contenuti.
Non sarebbe il caso che sull’argomento si dicesse e, ancor di più, si proponesse qualcosa?
Scongiurata, per il momento, la delicatissima vicenda Versalis, che si fa? Si attendono ineluttabilmente gli eventi per poi dedicarsi alla rivoltevole pratica dei piagnistei? O, come più opportuno, provocare da subito un grande dibattito sul futuro della chimica brindisina?
E sui rifiuti, perché non realizzare le condizioni per un confronto tra le parti più ideologicamente orientate, a parere delle quali la risoluzione del problema sta nel non produrli (assurdo e impensabile), e le parti poco o nulla ideologicizzate, le quali si chiedono il perché nella evoluta Brescia il termovalorizzatore è allocato nel centro cittadino senza che nessuno si scandalizzi?
Oppure, cercare di capire un po’ di più il perché, mentre da noi si è costretti a conferire i rifiuti in Emilia, con consequenziali costi esorbitanti a carico dei cittadini, ancora oggi in qualche discarica a noi vicina vengono conferiti i rifiuti della Campania?
Insomma, gli argomenti a nostra disposizione sono tanti e, per di più, complessi. Ma è su questo piano che la nostra recente coalizione deve delegittimare la elezione a sindaco di Angela Carluccio, legittimando, al contrario, il nostro ruolo di opposizione.
Certo è più facile una opposizione che si limiti alla mera contestazione, anche perché questo tipo impegna poco e stanca ancor meno. Ma su questa via sarà difficile intercettare aree di consenso diverse da quelle che ci hanno già gratificato, anche perché questo non lo si acquisisce più per il sol fatto di essere opposizione ad una amministrazione disastrosa e con l’encefalogramma già piatto: lo si acquisisce con la qualità della proposta politica e con l’appropriatezza degli strumenti utilizzati.
Sarebbe infatti un gran guaio se l’eventuale default della Carluccio, già da molti pronosticato, dovesse vederci preparati a superare l’esame di forza di opposizione, ma non quello di forza di governo.
Euprepio Curto
Commissario provinciale Udc Brindisi
In realtà l’inceneritore è posto fuori dalla città, però ciò che conta è il grado di inquinamento atmosferico e delle acque certificato da tempo. Come è possibile che il ns politico locale non ne sia a conoscenza?
In realtà l’inceneritore è fuori Brescia. Però ciò che conta è il grado di inquinamento atmosferico e delle acque certificato da tempo. Come può il ns politico locale non esserne a conoscenza?